«Troppo presto», non c’è abbastanza tempo per presentarsi alle Regionali in Calabria. Parola di Matteo Renzi, che però lascia aperto uno spiraglio: «Vedremo il quadro e decideremo le formule della nostra partecipazione». L’ex premier parla delle prossime elezioni regionali, del governo e ovviamente della sua neonata creatura politica in un’intervista alla Gazzetta del Sud. Il leader di “Italia Viva” sembra guardare con interesse più alla Sicilia che alla Calabria, ma è solo perché sull’altra sponda dello Stretto si voterà nel 2022. Il messaggio per il governatore siciliano Nello Musumeci è quindi chiaro: «Se lavoreremo bene insieme come abbiamo iniziato a fare, con un minimo di tempo, saremo noi a esprimere la classe dirigente per la guida della Regione, al posto di Musumeci». Per il “collega” calabrese Mario Oliverio il giudizio è ancora più netto, come lo è la risposta alla domanda sulla possibilità di aprire un dialogo tra i renziani e il presidente della Regione Calabria, in particolare dopo la rottura con il Pd che gli ha negato la ricandidatura: «No. Il nostro obiettivo – taglia corto Renzi – è un forte rinnovamento. Anche in Calabria, soprattutto in Calabria». Con una consapevolezza sempre più marcata: «Continuo a pensare che il mio errore più grande, al Sud, non sia stata la rottamazione, ma aver rottamato troppo poco».
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