CATANZARO Quando Matteo Salvini arriverà in Calabria, domani, le sardine calabresi intraprenderanno una serie di «iniziative diffuse» lungo la regione che andrà al voto il 26 gennaio. Una «azione di presenza antisovranista» che Jasmine Cristallo racconta al Foglio: «Sardina calabrese della primissima ora (anche antesignana: nella primavera scorsa ha animato da civica la cosiddetta “rivolta dei balconi” contro l’allora ministro dell’Interno)” scrive il quotidiano, la 38enne si definisce “una che ha sempre fatto politica dal basso”, ma “senza tessere se non quella dell’Anpi”. Dopo il liceo classico, già madre di una figlia ora quasi ventenne (“ho fatto l’esame di maturità incinta”), si è poi messa a studiare all’Università “con ritardo ma con passione”, contemporaneamente al lavoro e al lavoro di genitore. È lei “la ragazza con i capelli rossi”, come la chiamano fuori dalla Calabria quando compare in tv, recente autrice dell’appello all’unità, con invito alla “rigenerazione” della classe politica antisovranista e al “passo indietro” in favore di candidature che si discostino “dall’album calabrese delle figurine Panini” (così Jasmine allude ai nomi ricorrenti della politica locale)».
L’appello, nato di fronte all’osservazione di una realtà calabrese molto diversa da quella con cui hanno a che fare le sardine gemelle e originarie bolognesi, dove si riscontra, dice Jasmine, «la presenza di formazioni e persone che hanno fatto uno sforzo collettivo e intercettato una reale volontà comune di fermare l’avanzata sovranista», partiva dal desiderio di tentare in Calabria «un’azione straordinaria, che sia di monito e d’indirizzo anche oltre: cercare di affermare il primato assoluto dei contenuti, della progettualità, esaltare ciò che unisce, far decantare ciò che divide». L’appello auspicava l’ascesa di «una classe dirigente, presente sul territorio, di giovani calabresi competenti e capaci che sono stati costretti a migrare per poter avere futuro. Dobbiamo far sì che tornino e che si occupino della rinascita di questa nostra terra».
L’idea di fondo – scrive il Foglio – era quella di «un atto di coraggio», per «superare, tutti insieme, senza sopraffazioni o mortificazioni per nessuno, una stagione fratricida che ha allontanato – se non addirittura impaurito – interi settori del polo di sinistra e progressista, relegandoli nello smarrimento, annullando la vitalità individuale e collettiva che si esprime nel quotidiano. Dalla Calabria può prendere vita un’azione di nuova unità, che metta insieme sensibilità, identità, anche diverse. Di fronte all’avanzata di forze politiche culturalmente aggressive, inquietanti, non servono percorsi individualistici».
PRESIDIO ANTIFASCISTA PER RICORDARE PIAZZA FONTANA A Catanzaro l’appuntamento non è un presidio per “accogliere” l’ex ministro dell’Interno ma un’occasione per ricordare i valori dell’antifascismo. «Domani, a 50 anni dalla strage di Piazza Fontana a Milano, riaffermiamo la nostra identità antifascista e i valori a fondamento della Costituzione – scrive ancora Cristallo sul proprio profilo Facebook –. Il ricordo delle stagione eversiva e delle stragi nere si intreccia con l’attualità di una Italia e di un’Europa attraversate da pericolose istanze razziste e antidemocratiche. Siamo l’altra Calabria, quella che vuole dare voce a chi non ne ha; siamo la Calabria che chiede speranza, riscatto e rinascita e ci affidiamo a quel meraviglioso inno alla libertà che è “Bella ciao”». La manifestazione, a Catanzaro, città in cui si è celebrato uno dei sette processi sulla strage, ha un valore ancor più simbolico. L’appuntamento è per giovedì sera alle 19 a Catanzaro in piazza “Falcone e Borsellino”. «Le contestazioni le abbiamo fatte quando era ministro – spiega Cristallo –. Adesso è all’opposizione e abbiamo pensato di dare spazio ai contenuti e di commemorare domani un fatto che a Catanzaro è fortemente sentito come la strage di piazza Fontana». «Salvini – ricorda Jasmine Cristallo – è stato fortemente contrastato quando era ministro a Catanzaro, con gli striscioni partiti da qui e di cui sono l’autrice, a Cosenza, a Soverato. Domani sera ci ritroviamo dunque alle 19 per commemorare i morti di piazza Fontana e tutto quello che a che fare con i valori della Costituzione e dell’antifascismo. Abbiamo scelto un luogo simbolico, piazza Falcone e Borsellino, davanti al vecchio Tribunale per cantare Bella Ciao, una canzone che molti non capiscono e associano non si sa a cosa e invece è un inno di libertà e appartiene alla nostra storia così come appartiene alla nostra storia la resistenza e la Costituzione che nasce dalla resistenza».
Jasmine racconta anche di un’iniziativa intrapresa da «molti ragazzi calabresi che stanno in giro per l’Italia o nel Mondo che ci mandano foto di quando vanno a riempire le piazze dei posti dove sono dovuti emigrare. Questa è la storia di questa terra, e penso che ci nascerà un’iniziativa, e il fatto che manchi una fetta di generazione non lo raccontiamo noi ma gli ultimi rapporti che parlano di una terra spopolata, che perde giovani cervelli e ci condanna alla desertificazione. Questo è il contesto in cui ci muoviamo ed è molto difficile». E difficile è anche la situazione in vista delle prossime regionali. «È difficile – afferma la referente delle Sardine calabresi – potersi muoversi in questo contesto perché non è stato fatto uno sforzo di coalizione e quindi non si può pretendere che si debba parteggiare per l’uno o per l’altro perché le Sardine sono apartitiche ed in questo contesto bisognerebbe prendere le parti di uno o dell’altro non essendoci una coalizione. Dico di votare perché è un dovere prima che un diritto ma non farò campagna elettorale».
PANE E NUTELLA A REGGIO CALABRIA Pane e Nutella, invece, saranno distribuiti in piazza a Reggio Calabria: così, nel segno dell’ironia, parte delle Sardine calabresi accoglieranno il leader della Lega Matteo Salvini giovedì pomeriggio in riva allo Stretto, nella terza tappa del suo tour nella regione.
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