Le mani dei clan sul traffico dei rifiuti. Esperti a confronto a Roccella Jonica

ROCCELLA JONICA Importante convegno tenutosi presso l’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica, organizzato dall’associazione “Insieme si può”, diretta da Francesco Minici, e da diversi Ordini professionali e associazioni. Il convegno, dal titolo “MetaNatura”, cioè guardare oltre (verso un traguardo cui tendere unendo professionisti, tecnici e società civile contro le ecomafie ed i reati ambientali) ha avuto come moderatore Nuccio Barillà di Legambiente, il quale ha introdotto il tema, dinanzi ad una sala piena e a un uditorio qualificato e attentissimo. Sono seguiti i saluti del sindaco di Roccella, Vittorio Zito, il quale ha rimarcato il ruolo da protagonista del comune di Roccella (bandiera blu e 5 vele) nel campo della tutela ambientale. È, per prima, intervenuta Luigia Spinelli, pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Roma, tra i massimi esperti italiani in materia di contrasto ai reati ambientali, che ha relazionato sul tema “criminalità organizzata e reati ambientali: efficacia degli strumenti investigativi”. Il puntuale intervento di Spinelli si è innanzitutto soffermato sulle problematiche inerenti i reati ambientali. «Il traffico dei rifiuti – ha sottolineato Spinelli – è collegato a forti interessi economici e da qui la forte connessione tra criminalità organizzata e reati ambientali, che emerge costantemente dalle indagini». Indagini che sono per loro natura particolarmente complesse. La pm ha ripercorso l’evoluzione storica della legislazione in materia di reati ambientali, richiamando l’attenzione sulla legge 98/2015, che ha delineato fattispecie incriminatrici a tutela del bene giuridico ambiente. Spinelli ha richiamato l’attenzione su alcuni aspetti del fenomeno, come il carattere transnazionale dei traffici di rifiuti, l’utilizzo di società di comodo, l’utilizzo di documentazione falsa, l’utilizzo di autorizzazioni amministrative che sono frutto di falso o di attività corruttive ed inoltre la connessione con i reati tributari. Concludendo, il magistrato ha affermato che le tecniche investigative esistono, le figure di reato esistono e sono sanzionate pesantemente e ha rivolto l’invito ai cittadini a segnalare anche fatti che possano apparire di minima entità. A seguire i saluti di Mario Mazza (presidente della Camera Penale di Locri, fondata nel 1989), che ha parlato della vocazione turistica della Calabria che va tutelata e preservata anche mediante la tutela dell’ambiente. Poi gli interventi di Pasquale Melia, dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria; i saluti di Antonio Lacopo, vicepresidente della Camera Civile di Locri, il quale ha ricordato altre iniziative l’Unione Camere Civili ha svolto a Roma in anni precedenti al fine di richiamare l’attenzione sulla necessità di tutela dell’ambiente; l’intervento di Giuseppe Ventra (Presidente Lions Club Locri), che ha sottolineato l’esigenza di un percorso educativo sul tema della tutela dell’ambiente, da iniziare sin dalle scuole elementari; l’intervento del Generale dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario bonifica discariche abusive, il quale è impegnato in un’importante attività di bonifica, riguardante oltre 200 siti in tutta Italia. A seguire ancora l’intervento di Margherita Tripodi, dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria, sui rifiuti urbani e sull’ importanza della differenziazione dei rifiuti. Intervento di natura tecnica da parte di Enzo Nicola Crimeni (vicepresidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Locri), il quale ha proceduto ad un’accurata analisi della normativa vigente in tema di tutela dell’ambiente, segnalando alcune criticità. È intervenuto anche Andrea Carnì (Università degli Studi di Milano) giovane scrittore calabrese e ricercatore.