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Cardiologia di Corigliano Rossano, il no ai lavori di Cotticelli e l'ira di Stasi

Botta e risposta fra documenti ufficiali e post su Facebook. Il commissario ad acta nega l’intervento di ripristino per la riapertura dell’unico reparto del genere nella Sibaritide (già chiuso da 1…

Pubblicato il: 19/12/2019 – 20:27
Cardiologia di Corigliano Rossano, il no ai lavori di Cotticelli e l'ira di Stasi

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO
Sulla Cardiologia dello spoke di Corigliano Rossano – a tutt’oggi chiusa a distanza di quindici giorni – si è perso il bandolo della matassa. È questa la sensazione a leggere il botta e risposta fra un documento a firma del commissario ad acta alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli, ed il sindaco Flavio Stasi nel suo “sfogo” affidato ad un post su Facebook.
Andando con ordine, nei giorni successivi alla disposizione di chiusura del reparto di cardiologia con annessa unità di terapia intensiva (l’Utic) – l’unico in tutta la vasta area della Sibaritide – firmata ai primi di dicembre per carenze igienico strutturali, era seguita a distanza di qualche ora, un’assemblea dalla quale era emerso una sorta di “piano B”. Ovvero l’impegno dei vertici dell’Azienda sanitaria ad effettuare i lavori necessari per ripristinare tutti i requisiti per la riapertura ed il potenziamento stesso della Cardiologia con l’emodinamica e l’elettrofisiologia. Sull’argomento sono intervenuti nel pomeriggio anche i sindacalisti Giuseppe Lavia e Pierpaolo Lanciano, rispettivamente segretario provinciale della Cisl e delegato della Fp Cisl.
COTTICELLI Un piano che sembra essere andato in frantumi poco fa. Perché il commissario Cotticelli, in una lettera indirizzata al direttore generale facente funzione dell’Asp ha risposto che «in riferimento alla nota con la quale l’Asp ha chiesto l’autorizzazione ad effettuare i lavori e forniture per un importo complessivo rispettivamente di 140.000 e 37.800 euro, utilizzando la cassa corrente, con il ripristino successivo dei fondi e rendicontazione delle spese complessive a carico dell’azienda sanitaria, si rappresenta che l’attuale quadro di riferimento normativo e regolamentare in materia di contabilità pubblica, non consente il rilascio della suddetta autorizzazione».
STASI La comunicazione ha fatto andare su tutte le furie il primo cittadino di Corigliano Rossano che su Facebook ha rivelato anche un dettaglio non da poco, ovvero una telefona intercorsa ieri in cui a sollecitazione precisa del sindaco, Cotticelli pare abbia risposto che si sarebbe fatto carico di portare avanti la pratica e di dare subito l’autorizzazione. E per questo nel suo post il primo cittadino si è chiesto «cos’è cambiato in 24 ore?»
«Chi avrà interloquito – ha scritto Flavio Stasi – con questo convinto e coerente funzionario dello Stato? E soprattutto, a che cosa serve un Commissario se non riesce ad autorizzarti 40 mila euro per la messa in funzione di un reparto vitale come Cardiologia?»
A tutta questa serie di interrogativi, Stasi ha chiosato con una certa mordacità. «Una cosa è certa. La faccenda non si chiude qui. Lo dico da istituzione, perché questa è una questione istituzionale e di democrazia: sarà più semplice chiudere questo inutile, becero, disgustoso ufficio del Commissario, piuttosto che mantenere chiusi i nostri reparti». (l.latella@corrierecal.it)

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