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L'Unical e il Messico rafforzano la cooperazione scientifica

Il rettore Leone: «Il nostro ateneo sempre più aperto, è il primo del Sud per numero di studenti internazionali iscritti»

Pubblicato il: 21/02/2020 – 15:06
L'Unical e il Messico rafforzano la cooperazione scientifica

RENDE Nuovi scambi scientifici e culturali tra Italia e Messico, grazie all’accordo firmato oggi tra l’Università della Calabria e l’Università di Quintana Roo (UQROO) degli Stati Uniti Messicani, ateneo pubblico dislocato su diversi campus situati nello stato di Quintana Roo, nella penisola dello Yucatán. Il rettore dell’Unical, Nicola Leone, ha ricevuto questa mattina il capo cancelleria dell’Ambasciata, ministro Jorge Luis Hidalgo, in rappresentanza dell’ambasciatore García de Alba.
L’accordo sottoscritto prevede la promozione di attività di scambio reciproco tra le due istituzioni, attraverso borse di studio, ricerca scientifica ed altre attività di natura accademica e culturale, nelle quali saranno coinvolti docenti, ricercatori e studenti. Inoltre, è prevista la possibilità di presentare domande di finanziamento nazionale ed internazionale per progetti di ricerca congiunti. Le attività di ricerca comprenderanno anche la promozione di studi su temi di interesse comune.
«Siamo molto soddisfatti dell’interesse che la nostra università sta suscitando anche nel mondo sud americano – ha dichiarato il rettore – e faremo il possibile per accogliere sempre più studenti internazionali. A tale scopo, abbiamo già in pubblicazione il nuovo bando Unical admission riservato proprio a studenti non UE, con sovvenzioni che prevedono servizi gratuiti di alloggio e mensa. A tutti gli studenti internazionali, inoltre, viene offerto un corso intensivo di lingua e cultura italiana prima dell’inizio di ogni semestre. Questa particolare attenzione ha permesso all’Unical di essere il primo ateneo del Sud per numero di studenti internazionali iscritti».
«Elevare la dimensione internazionale dell’ateneo – ha concluso il rettore Leone – porta ad una più alta qualità della ricerca, della didattica e del trasferimento tecnologico. La creazione di classi autenticamente cosmopolite, incide positivamente sulla qualità dei corsi e delle classi e risponde alle attese di formazione di una studentesca variegata, sotto il profilo delle culture accademiche».
Alla firma dell’accordo era presente anche Natale Arcuri, delegato del rettore per le relazioni internazionali con il Messico, e Gianpiero Barbuto, responsabile Ufficio speciale relazioni internazionali.

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