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Minacce sui social, Stasi: «Presentata la querela». Il mare di solidarietà

Il sindaco di Corigliano Rossano ha ricevuto minacce con un post sulla bacheca di un pregiudicato della zona. Coro di sdegno: dai Verdi a Forza Italia, le organizzazioni sindacali ed i “colleghi”

Pubblicato il: 29/02/2020 – 19:30
Minacce sui social, Stasi: «Presentata la querela». Il mare di solidarietà

CORIGLIANO ROSSANO «La questione non è personale, ma è un attacco alle istituzioni. E la mancanza di rispetto verso le istituzioni non l’accetto». Lo ha detto il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi destinatario di minacce di morte attraverso un noto social network che ha presentato denuncia al Commissariato di Polizia di Corigliano Rossano. Sul social, infatti, è comparso un post, poi rimosso, scritto da un soggetto noto alle forze dell’ordine, nel quale si esplicitavano chiare minacce nei confronti del sindaco Stasi. «Non consento – ha aggiunto Stasi – l’approccio alle istituzioni attraverso atteggiamenti da spavaldo. La cosa è grave perché è una minaccia alle istituzioni».
LE REAZIONI «Esprimo massima solidarietà al sindaco della mia città per le vigliacche minacce di morte subite nelle ultime ore attraverso i social. Alcune frasi, alcune affermazioni non possono essere giustificate né tollerate». È quanto afferma Elisa Scutellà del Movimento 5 stelle, componente della Commissione parlamentare Giustizia manifestando piena solidarietà al sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi. «Chi amministra e ricopre ruoli istituzionali – prosegue Scutellà – si trova in una posizione vulnerabile e non può essere lasciato solo, soprattutto in questi momenti. Sono sicura che le forze dell’ordine faranno piena luce sull’accaduto e mi auguro che una palese minaccia non venga derubricata come bravata».  Il sindaco di Cassano allo Jonio Gianni Papasso, in una nota, esprime «la propria forte indignazione per le minacce ricevute su Facebook dal collega Flavio Stasi, sindaco di Corigliano – Rossano. Come riferito da alcune fonti attendibili risulta che una persona con diversi precedenti – ha scritto Papasso – abbia pesantemente minacciato il Sindaco Stasi con parole pesanti. Tutto ciò è inammissibile e inaccettabile per una società civile. Le intimidazioni – ha sostenuto ancora Papasso – cui sono sottoposti, sovente, gli amministratori in verità sono atti gravissimi, non solo nei confronti degli amministratori stessi ma anche nei confronti di cittadini onesti, che sono la stragrande maggioranza, i quali non possono, e non devono, sottostare a chi considera le autorità un “nemico” da eliminare. Quando un sindaco che si impegna e lavora per la crescita del proprio territorio come Stasi è fatto oggetto di minacce, a uscirne sconfitto è l’intero sistema democratico. A Flavio Stasi va, pertanto, la solidarietà incondizionata mia e di tutta l’Amministrazione del Comune di Cassano, confidando nell’operato delle Forze dell’Ordine alle quali il primo cittadino di Corigliano – Rossano si è già rivolto per tutelare se stesso e anche l’immagine della sua Amministrazione».
«A seguito del vile e grave atto intimidatorio di cui è stato vittima il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, destinatario di pesanti e ignobili minacce di morte, il segretario provinciale di Sinistra Italiana Cosenza, Fernando Pignataro, nel condannare fermamente quanto accaduto, esprime piena solidarietà e affettuosa vicinanza a Stasi. A lui va la piena solidarietà mia personale e delle compagne e dei compagni di Sinistra Italiana della Provincia di Cosenza. Quanto accaduto è inammissibile, non degno di un paese civile e va stigmatizzato con forza. Sinistra Italiana della provincia di Cosenza – prosegue Pignataro – è impegnata e sarà al fianco del Sindaco Stasi e di tutti le persone che combattono il malaffare e la criminalità e per l’affermazione della legalità e del vivere civile in una terra difficile come la Calabria. Sinistra Italiana della Provincia di Cosenza, confidando nel lavoro delle Autorità competenti al fine di fare giustizia per quanto accaduto, è a disposizione per qualsiasi iniziativa di denuncia e di contrasto che vorrà essere intrapresa».
«Le minacce subìte dall’amico Flavio Stasi sono un fatto grave, da non sottovalutare. Chiediamo al Prefetto di Cosenza, a tutte le forze politiche e democratiche della Provincia di non lasciare solo il primo cittadino della città jonica, la cui azione politico-amministrativa, di netta rottura con il passato, evidentemente non piace a chi era abituato a vedere la pubblica amministrazione come una gallina dalle uovo d’oro. A Flavio Stasi giunga il sostegno e la solidarietà dei socialisti del basso jonio cosentino». Lo ha dichiarato in una nota Scipione Roma, componente della direzione nazionale del Psi.
La Uil Fpl di Cosenza, esprime «vicinanza al primo cittadino del comune di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, per le minacce di morte ricevute tramite social network. Il nostro sindacato, da sempre schierato contro le ingiustizie ed il degrado e al fianco di chi ogni giorno si batte per il progresso sociale, condanna fermamente tali manifestazioni di prevaricazione di un uomo su un altro uomo, in quanto è sancito nelle nostre costituzioni il principio universale di uguaglianza. Inoltre, sicuri della cultura di giustizia e civiltà che impera fra le genti e le istituzioni calabresi – è detto ancora nel testo – non abbiamo alcun dubbio su quali siano gli esiti di questi deprecabili accadimenti».
Solidarietà a Stasi giunge anche dagli scranni della maggioranza del Consiglio comunale di Corigliano Rossano: «Avendo avuto conoscenza della minaccia espressa nei confronti del sindaco, in qualità di consiglieri di maggioranza sentiamo il dovere di esprimere la nostra viva solidarietà alla sua persona e a condannare con veemenza l’intimidazione che, seppur fatta con superficialità sul famoso social Facebook, rappresenta una forte minaccia sia personale che sociale. Un messaggio, cancellato e ripubblicato sempre mezzo social, con l’intento di giustificare una bravata che tale non è stata. Una dichiarazione che va di male in peggio, con un tono ancora minaccioso e prepotente. Di sicuro, il nostro sindaco non si lascerà intimidire e continuerà con impegno e serenità il proprio lavoro. Tuttavia, un’attenta valutazione di quanto accaduto potrà essere determinante per prevenire futuri atti di concreta criminalità. Con l’auspicio che gesti del genere non si ripetano mai più».
«La forza del sindaco e dell’Amministrazione comunale – aggiungono gli assessori della giunta Stasi – risiede tutta nella grande fiducia che la comunità di Corigliano-Rossano ha riposto in un progetto politico di cambiamento che ha ed avrà come suo carattere distintivo irrinunciabile la difesa e la promozione della legalità, senza se e senza ma. Incoraggiando il Primo Cittadino ad andare avanti e ribadendo allo stesso stima e fiducia, gli assessori fanno appello alla società civile a privilegiare sempre e comunque l’unità e la coesione nel respingere qualsiasi forma di violenza, a partire da quella verbale, destinata a colpire ed a minare l’autorevolezza delle istituzioni pubbliche e la serenità dei loro rappresentanti».
Il presidente del Consiglio comunale di Corigliano Rossano, ha mostrato la sua vicinanza al sindaco. «Quando un rappresentante delle istituzioni democratiche, a qualsiasi livello – ha dichiarato Marinella Grillo –  diviene direttamente o indirettamente destinatario e bersaglio di intimidazioni, sempre e comunque inaccettabili, l’indignazione e la reazione devono essere immediate, ferme e senza mezzi termini. Condanniamo ed invitiamo tutti a condannare le frasi e le minacce intollerabili di cui insieme al Primo Cittadino è stata vittima tutta la comunità civile e per bene di Corigliano-Rossano. Allo stesso tempo – conclude la Grillo – siamo sicuri che il Sindaco continuerà senza interruzione alcuna nel suo impegno politico ed amministrativo, con la serenità che lo contraddistingue e rafforzato ogni giorno dall’onestà di quanti lo sostengono e gli stanno vicino così come della stragrande maggioranza dei nostri concittadini».
Solidarietà a Stasi è giunta anche da Giuseppe Campana, coordinatore dei Verdi Calabria. «Le minacce via social all’indirizzo di Flavio Stasi non sono tollerabili da una società in crescita come quella di Corigliano Rossano. Nello stigmatizzare il gesto esprimiamo tutta la nostra solidarietà al sindaco.  Non si dovrebbe mai travalicare il concetto di rispetto per le istituzioni. Flavio Stasi incarna un simbolo centrale per la nostra comunità ed in quanto tale agisce nell’esclusivo interesse della comunità. E per questo invitiamo non solo ad abbassare i toni, ma a contribuire, tutti insieme, alla “costruzione” di una grande Corigliano Rossano. Siamo certi che il sindaco Stasi non si farà influenzare e non indietreggerà mai di fronte a messaggi del genere. Così come non possiamo accettare un imbarbarimento, seppur via social, sempre più dilagante e vera, grande deriva del nostro tempo. Ecco perché – ha concluso Camapana – crediamo sia indispensabile e fondamentale il ruolo che devono occupare la famiglia e la scuola nel trapasso di valori quali il rispetto per le persone e le idee altrui. Manifestiamo tutto il nostro sostegno al sindaco, deplorando quanto accaduto e lo invitiamo a proseguire spedito nel governo della città».
«Esprimiamo solidarietà – è poi il pensiero dei componenti del presidio di Libera di Corigliano Rossano – per le minacce apparse su Facebook e riportate dalla stampa locale, rivolte in maniera più o meno velata al sindaco Flavio Stasi. Gli odiatori del web sono persone per cui avere pena e vanno curate” disse Liliana Segre in occasione delle minacce subite. Condanniamo in maniera ferma e decisa chi utilizza parole d’odio e minaccia attraverso i social network; commentare senza rispetto, vomitare rancore, inneggiare all’odio in rete e minacciare può costare molto caro. Pensare che scrivere sulle proprie bacheche oppure lasciare un commento anche offensivo rientri nella libertà costituzionale di potersi esprimere è sbagliato. C’è l’urgenza di alfabetizzare, insegnare, creare coscienza nell’uso del web. Molte volte chi offende e scrive cose gravissime via social lo fa anche a viso aperto, come in questo caso, inconsapevole di commettere un reato ed essere soggetto a pesanti provvedimenti giudiziari».
Solidarietà a Stasi è stata espressa anche dall’ex sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti:«È sicuramente da condannare l’atto intimidatorio e le minacce al sindaco Stasi. Esprimo piena solidarietà al sindaco, so cosa significa ricevere minacce mentre si svolge il proprio ruolo istituzionale assegnato democraticamente dai cittadini e credo che prima di tutto bisogna difendere la civile convivenza. Non possono esistere differenze o connotazioni politiche diverse per condannare il gesto e per riaffermare innanzi tutto il primato della Legalità. Sono certo che le Forze dell’ordine e la Magistratura faranno luce sulla vicenda».
«Le minacce al Sindaco – ha evidenziato ancora l’ex sindaco Tonino Caracciolo – provano che siamo sulla strada giusta almeno per quanto attiene la macchina comunale che è oggetto in questa fase di unificazione delle strutture anche di una generale e radicale  revisione in termini di trasparenza ed efficienza».
«Nello stigmatizzare il grave fatto – ha dichiarato Giuseppe Turano, coordinatore di Forza Italia di Corigliano Rossano –  auspichiamo che si tratti comunque di un episodio isolato su cui possa esser fatta piena luce. Questa vicenda rappresenta, in ogni caso, un inquietante attacco che deve fare riflettere sul momento particolarmente difficile che sta attraversando la nostra città in cui si registra una recrudescenza di episodi criminosi. Siamo sicuri che gesti simili non intaccheranno l’azione politica ed amministrativa del primo cittadino, ma nel contempo non possiamo sottovalutare la gravità dell’accaduto. Anche nella dialettica politica dobbiamo evitare, pur nella diversità delle posizioni, di esasperare i toni per non fomentare simili gesti. L’immagine della città di Corigliano-Rossano non può e non deve essere danneggiata da gesti simili. L’episodio offre lo spunto per considerazioni di maggior rilievo come la sicurezza del territorio e il rafforzamento della presenza delle Forze dell’Ordine, temi sui quali concentreremo sin dai prossimi giorni il nostro impegno».
Giuseppe Lavia, segretario provinciale della Cisl, ha espresso «solidarietà e vicinanza al sindaco della città di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, per la gravissima, sfrontata minaccia a lui indirizzata via social. Simili gesti deprecabili e vili non devono trovare alcuno spazio in una comunità sociale che ha grandi tradizioni di laboriosità e che saprà manifestare il rifiuto di un linguaggio inaccettabile stando vicino in questa circostanza, al di là degli schieramenti politici, al Sindaco Stasi come a chiunque subisca intimidazioni per il suo impegno al servizio del territorio».
«Le frasi dal tono chiaramente intimidatorio – hanno scritto infine i segretari dei quattro circoli del Pd di Corigliano Rossano – non possono che essere debitamente censurate da tutta la società civile e democratica, quali espressioni di una subcultura appartenente al triste fenomeno criminoso, di cui purtroppo negli ultimi tempi la nostra realtà locale è stato  teatro di  fatti anche di sangue. Non serve più una generica condanna. Per questo tutta società civile deve esprimere sdegno e reagire coralmente, una reazione che, su questo fronte e al di là delle differenti opinioni, veda unite le Istituzioni, tutte le forze politiche e la Chiesa, con coraggio per lanciare un messaggio chiaro che questa comunità non si piega, non guarda dall’altra parte, facendo finta di niente».

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