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Cosenza, pompieri in quarantena. L'Usb:«Le misure adottate sono insufficienti»

La denuncia del sindacato di base: «Anche il comandante e gli altri funzionari devono essere messi in quarantena. Occorre fare una Tac e il tampone a tutto il personale»

Pubblicato il: 21/03/2020 – 11:14
Cosenza, pompieri in quarantena. L'Usb:«Le misure adottate sono insufficienti»

COSENZA «Un Vigile del Fuoco di servizio nella caserma di Cosenza ha contratto il Coronavirus, era assente dal lavoro dal 13 marzo. Appena avuta la notizia, seguendo le prescrizioni delle autorità, 57 colleghi sono stati messi in regime di quarantena domiciliare. Il Comandante ha annunciato, anche a mezzo stampa, la sanificazione della caserma di viale della Repubblica, ma i fatti lo smentiscono perché ancora non è stata effettuata e sono già trascorse le 9 ore entro le quali, secondo le direttive, doveva svolgersi». Tanto scrive in una nota sindacale la rappresentanza dell’Usb dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Cosenza a seguito del regime di quarantena imposto ad una cospicua fetta di personale. «Riteniamo le misure adottate assolutamente insufficienti. Siamo molto preoccupati per la salute di tutti noi che prestiamo servizio a Cosenza e per le nostre famiglie.  Nella mattinata del 13 marzo, il collega risultato positivo, nella sua veste di sindacalista, ha avuto contatti con il Comandante Massimo Cundari, con i funzionari e con il personale amministrativo. Perché la quarantena non è stata ordinata per tutti? Il collega, a cui va tutta la nostra vicinanza, è ricoverato all’Ospedale Civile dell’Annunziata già da diversi giorni, con chiari sintomi da covid-19, perché non siamo stati tutelati immediatamente? Riteniamo tutto questo gravissimo». La rappresentanza sindacale di base chiede, anche attraverso l’intervento del Prefetto Cinzia Guercio che si proceda al controllo medico sanitario di tutto il personale in servizio nella caserma di Cosenza attraverso una Tac e il tampone e poi che: «il regime di quarantena venga imposto a tutti coloro i quali hanno avuto contatti con il Vigile del Fuoco risultato positivo e che tutti gli spazi della caserma vengano sanificati al più presto. La salute dei lavoratori viene prima di tutto, non possiamo permettere che si mettano a rischio decine di persone e le loro famiglie. Il Prefetto di Cosenza, che proprio ieri ha incontrato il Comandante Cundari, verifichi la situazione che denunciamo e intervenga a tutela della salute pubblica. Per quanto sopra ad oggi non risultano essere stati prontamente attivati i protocolli previsti per simili casi e raccomandati per interrompere possibili catene di contagio – scrive l’Usb -. Ancora oggi nessun provvedimento risulta essere stato assunto dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco anche solo per a scongiurare la diffusione del contagio come, peraltro, già fatto in altri posti di lavoro con chiusura degli uffici. Tale atteggiamento, se persiste, espone la dirigenza nazionale e locale a precisi profili di responsabilità penale, non solo per il mancata applicazione dei protocolli disciplinati in simili occasioni, ma anche in riferimento alla mancata tutela della salute di dei lavoratori».

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