LAMEZIA TERME «Avevo programmato di non avere ruoli importanti o impegnativi anche in termini di responsabilità ma come sappiamo la politica è imprevedibile e accade che sei chiamato ad un ruolo molto importante come quello del presidente dell’assemblea regionale». Domenico Tallini ha fatto il punto dopo la sua elezione a presidente del Consiglio regionale, nel corso della trasmissione “20.20″, il talk politico in onda stasera alle 21 sul canale 211 de L’Altro Corriere tv e in streaming sul Corriere della Calabria. Il neo eletto presidente ha spiegato quanto sia importante il suo ruolo: «E’ un compito difficile che presuppone equilibrio, competenza e anche esperienza. Non potevo tirarmi indietro perché uno con la mia storia politica non può farlo. Vista l’emergenza regionale e il momento drammatico avevo pensato di dare una mano con il mio supporto politico ma ora devo farlo in qualità di presidente».
OTTIMISMO Sul fronte politico, poi, Tallini si dice molto ottimista: «Il coordinamento politico regionale credo non debba avvenire solo tra il governo della Santelli e la nostra maggioranza. Io cercherò in tal senso di fare il presidente dell’intero consiglio regionale e sono fiducioso perché ho già visto ieri un atteggiamento nettamente positivo rispetto alle opposizioni viste nelle passate legislature regionali». «Siamo abituati – ha detto ancora Tallini – a contrapposizioni anche su temi generali che avrebbero dovuto vedere le forze politiche più unite ma ieri visto un clima nuovo, imposto anche dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. E’ un lavoro di sensibilizzazione di tutti i consiglieri regionali per operare uniti, tutti insieme, senza posizioni faziose e già ieri in consiglio in parte si è verificato». Domenico Tallini, infine, spiega i motivi che in queste settimane hanno portato al rinvio della prima seduta ufficiale del nuovo consiglio regionale: «Il consiglio regionale non si riuniva e due volte ha rimandato l’appuntamento ma solo affinché si creassero le condizioni essenziali di sicurezza per la salute di tutti e che andavano fatte come ad esempio la sanificazione del palazzo. Il consigliere non può rischiare la salute solo perché rappresenta la casta: abbiamo dei familiari e anche le persone con cui ci rapportiamo sono importanti».
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