CROTONE «Offro la mia disponibilità ad aiutare chiunque fosse in difficoltà in forma assolutamente gratuita e volontaria». A dirlo è Mustafa El Aoudi, venditore ambulante marocchino di 42 anni che vive a Crotone, che nel dicembre 2018 è salito alla ribalta delle cronache nazionali per aver salvato un medico dell’ospedale di Crotone, la dottoressa Maria Carmela Calindro, da un’aggressione fuori dal nosocomio. Un gesto che il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha premiato col titolo di Cavaliere al merito della Repubblica. Mustafà è a Crotone da quando aveva 10 anni e anche oggi che è cavaliere della Repubblica vive di quel poco che riesce a guadagnare con la bancarella davanti all’ospedale.
BANCARELLA CHIUSA Ora la bancarella è chiusa per le limitazioni imposte contro il coronavirus. Ed allora Mustafa ha deciso di mettersi al servizio degli altri. «In un momento così difficile per tutti, non posso restare ‘a guardare’ – scrive in un post sulla sua pagina facebook – sento di dover fare qualcosa, aiutare qualcuno se possibile. Sapete che non posseggo niente, nessun bene materiale, vivo alla giornata grazie al mio umile lavoro di venditore ambulante, con quella piccola bancarella davanti l’ospedale, anche se ora e da circa un mese che sono fermo, per via dell’emergenza sanitaria. Metto a disposizione delle persone l’unica cosa che posseggo, se così si può dire; il tempo. Offro la mia disponibilità ad aiutare chiunque fosse in difficoltà in forma assolutamente gratuita e volontaria. Pensavo a tutti quegli anziani che non hanno la forza di uscire a fare la spesa o andare in farmacia e sottoporsi a lunghe ed estenuanti file o a quelle persone costrette a stare in casa perché in quarantena».
SENZA CITTADINANZA Mustafa, ancora non ha ricevuto l’unica cosa che chiedeva: la cittadinanza italiana. Ma a lui non importa ma vuole aiutare i suoi concittadini, soprattutto gli anziani: «Mi rivolgo a tutti loro – scrive fornendo il numero di telefono – se avete bisogno chiamatemi, contattatemi in qualche modo, potere trovarmi la mattina davanti l’ingresso dell’ospedale, sarò felice di darvi una mano. Umilmente mi rivolgo anche al Commissario straordinario del Comune di Crotone e al Direttore sanitario dell’Asp: sappiate che sono disponibile a dare il mio umile contributo in ogni attività, anche le più umili. Non chiedo niente in cambio, voglio solo restituire un po’ di quanto questa Città mi ha dato».
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