“Urgenti misure per assicurare la corretta gestione dei rifiuti correlate alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica” da Coronavirus. Le prevede una nuova ordinanza, la 18esima dall’inizio della pandemia, adottata questa sera dalla presidente della Regione, Jole Santelli, ordinanza che reca “urgenti misure per assicurare la corretta gestione dei rifiuti correlate alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica” da Coronavirus. Nell’ordinanza, controfirmata anche dal nuovo responsabile della Protezione civile Fortunato Varone e adottata con il parere dell’Arpacal mentre invece «le Asp non hanno dato riscontro» sulla relativa proposta – la Santelli stabilisce che la gestione dei rifiuti deve avvenire secondo le modalità previste dall’Istituto Superiore di Sanità e secondo le indicazioni generali fornite dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambiente (Ispra). In particolare, si dispone che «i gestori del servizio di raccolta che operano sul territorio regionale devono valutare, unitamente alle amministrazioni comunali una maggiore frequenza di raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati adeguata alle singole realtà̀ locali fornendo alle utenze positive al Covid e a quelle in quarantena obbligatoria attrezzature adatte ad evitare la diffusione del contagio, istituendo, laddove compatibile, un servizio di raccolta dedicato dei rifiuti prodotti dalle utenze positive al Covid o in quarantena obbligatoria». L’ordinanza presidenziale poi prevede che «i gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani; devono sottoporre a igienizzazione i rifiuti indifferenziati provenienti dalla raccolta dedicata delle utenze positive al Covid o in quarantena obbligatoria; devono sottoporre a igienizzazione tutto il rifiuto indifferenziato conferito dai Comuni che non hanno avviato la raccolta dedicata dei rifiuti prodotti dai soggetti positivi al tampone o in quarantena obbligatoria; devono sottoporre a igienizzazione tutto il rifiuto indifferenziato conferito dai Comuni interessati dalle ordinanze del presidente della Regione che dispongono la “chiusura” degli stessi». Infine, l’ordinanza regionale prevede una serie di deroghe ai normali limiti (imposti dalla normativa nazionale e regionale sui rifiuti), consentendo ai titolari degli impianti «presenti sul territorio regionale già autorizzati alle operazioni di gestione dei rifiuti – R3, R12 (scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11), D8 (Trattamento biologico), D15 (Deposito preliminare) e R13 (Messa in riserva)» di «aumentare rispettivamente la capacità annua di trattamento e stoccaggio nonché quella istantanea di stoccaggio, entro un limite massimo comunque inferiore al 50%». Deroghe sono previste anche con riferimento al periodo di deposito temporaneo di rifiuti (fino a 18 mesi), e infine sarà possibile raddoppiare i tempi nei centri di raccolta comunale che a loro volta possono aumentare il limite massimo di stoccaggio fino al 20%. (c.ant.)
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