«L’impegno dell’Agenzia, in qualità ente di supporto tecnico-scientifico, è quello di fornire al decisore regionale il maggior numero di dati ed informazioni ambientali pertinenti, in maniera tale da poter seguire e guidare efficacemente la filiera della produzione e gestione dei rifiuti in questo periodo di emergenza». Lo afferma il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, all’indomani della ordinanza del Presidente della Giunta regionale, Jole Santelli, che coinvolge l’Agenzia nelle azioni di monitoraggio sulla corretta gestione dei rifiuti in Calabria in questo periodo di emergenza Covid-19; emergenza che ha un impatto importante anche sulla regolare produzione e gestione dei rifiuti urbani, e sulla quale l’Istituto Superiore di Sanità prima e il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa) poi hanno prodotto delle proprie linee guida in cui forniscono utili direttive tecniche. «In Calabria – si legge in una nota dell’Arpacal – la Regione ha già trasmesso ai Comuni questi documenti per informarli sulle accortezze tecniche e procedurali da seguire con maggior scrupolo. Così il 10 aprile scorso, il Presidente della Giunta regionale, Jole Santelli, con una propria ordinanza, ha fissato anche una precisa regolamentazione sulla gestione dei rifiuti – dalla raccolta sino al trattamento negli impianti autorizzati – con particolare riguardo ai Comuni in cui siano stati individuati soggetti positivi al Covid-19 o vi siano abitanti che debbano rimanere in casa per la cosiddetta quarantena obbligatoria anche se non in positività. Il fine ultimo è quello di non incidere negativamente sulla filiera produttiva che si occupa della gestione dei rifiuti, ma anche quella di garantire una maggiore sicurezza della salute dei cittadini e dei lavoratori del comparto nei casi di raccolta di rifiuti provenienti da soggetti positivi al Covid-19. Per seguire l’intero flusso di dati del settore, anche per verificarne l’adempimento all’ordinanza, la Regione Calabria ha così incaricato l’Arpacal – già in contatto costante con l’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio – di raccogliere dai comuni calabresi le informazioni necessarie per monitorarne l’andamento della produzione dei rifiuti. L’Arpacal, infatti, tra le sue competenze istituzionali ha anche la gestione del Catasto regionale rifiuti, sulla base del quale produce e divulga annualmente il Report sulla produzione di rifiuti urbani e differenziati in Calabria». Nella nota si aggiunge: «L’agenzia ambientale calabrese, parte integrante del Sistema Nazionale della Protezione dell’Ambiente (Snpa), in questo periodo emergenziale ha già contribuito con la sua partecipazione, nella persona del Direttore Pappaterra, alle riunioni del Consiglio nazionale Snpa in cui sono state approvate – dopo un approfondito dibattito tra i responsabili delle Arpa italiane – proprio le linee guida che dettano le più adeguate accortezze tecniche sulla gestione dei rifiuti. Così, nel weekend pasquale, in parallelo con l’ordinanza del presidente della Regione Santelli, l’Arpacal ha trasmesso a tutti i Comuni una dettagliata richiesta di dati per iniziare subito quanto richiesto dall’ordinanza stessa. Ogni settimana, è previsto, l’Arpacal riceverà i dati dai Comuni, li elaborerà e, successivamente, li trasmetterà alla stessa Regione per i provvedimenti conseguenti».
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