di Gaetano Megna
CROTONE Zero casi per il secondo giorno consecutivo nella provincia di Crotone. La novità di oggi, però, è rappresentata dal ritorno in attività del commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, Gilberto Gentili, che è stato in quarantena per 31 giorni per essere risultato positivo al Covid-19. Lo scorso 10 marzo Gentili aveva preso l’aereo da Bergamo e atterrato a Crotone, ma non era andato a lavorare pur non avendo sintomi. Provenendo da una zona rossa ha deciso di farsi il tampone, che è risultato positivo. Racconta che la quarantena è durata 31 giorni, perché ha dovuto rifare per due volte il tampone prima di ritornare alla sua attività alla guida dell’Asp. Giorni passati senza avere rapporti con nessuno. Nemmeno con chi portava il cibo, che veniva lasciato fuori dalla porta.
Oggi è ritornato alla guida dell’Azienda impegnata, durante la sua assenza, soprattutto a fronteggiare l’emergenza Covid-19. Racconta che «nelle scorse settimane c’era il terrore che la situazione potesse precipitare». Tutte le attività messe in atto, nelle scorse settimane, sono state, quindi, «finalizzate a predisporre le cose in modo tale da poter fronteggiare una eventuale grande emergenza che, sino ad ora per fortuna, non c’è stata». Gentili non si è sottratto alle domande del giornalista ed ha parlato anche della denuncia sulle assenze registrate all’Asp fatta dal facente funzioni, Francesco Masciari, che lo ha sostituito per 31 giorni alla guida dell’Azienda. «In quel momento, così come ci era stato prospettato – ha detto Gentili – temevamo che il virus potesse avere un forte impatto anche su Crotone ed era stato chiesto a tutto il personale dipendente di fare uno sforzo; questo è mancato e per fortuna non c’è capitato nemmeno l’impatto che si temeva». «A fronte di una richiesta di impegno maggiore – ha aggiunto – si è registrato uno spunto di assenza non prevista». Non è severo con i 300 che hanno presentato il certificato medico, anche se sottolinea «quelle assenze avrebbero avuto un grande peso in caso di emergenza».
Ad oggi gli assenti sono in tutto 89, mentre al momento della denuncia di Masciari erano circa 300. Chiarisce che le cose hanno comunque funzionato bene, grazie anche a tutti coloro che hanno garantito la loro presenza nonostante tutto.
Per correttezza di informazione c’è da dire che i 300 assenti non erano tutti medici e operatori sanitari: la maggior parte, 159, erano impiegati. In particolare i medici erano in tutto 33 e tra questi ci sono da conteggiare quelli che lavorano nelle strutture periferiche dell’Asp. Non tutti i sanitari erano operatori dell’ospedale che, come sostiene Gentili, sino ad oggi, ha saputo fronteggiare la situazione. Lo stesso direttore generale ci tiene a chiarire che tra coloro che hanno presentato il certificato medico ci sono soggetti con patologie. Il dato che conta è che, sino ad oggi, l’ospedale ha retto all’urto del Covid-19. I dati di oggi dicono che sono solo 17 i ricoverati al “San Giovanni di Dio” e di questi solo tre hanno sintomi e uno solo ha bisogno dell’aiuto dell’ossigeno. Gli altri 14 sono ormai asintomatici e si aspettano i due tamponi negativi per dimetterli. Aumenta solo il numero dei soggetti che hanno avuto contatti ravvicinati con persone risultate positive al tampone. Oggi sono 1.442 e ieri erano 1.426. (redazione@corrierecal.it)
x
x