ROMA Entro tre mesi il ministero dell’interno dovrà consegnare al Tar del Lazio tutti gli atti che a dicembre scorso hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale di Africo (Reggio Calabria) per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. La decisione arriva nell’ambito di un ricorso amministrativo proposto dall’ex amministrazione comunale del centro reggino con in testa l’ex sindaco. Il Tar ha considerato che «le esigenze cautelari rappresentate dalla parte ricorrente possono essere adeguatamente tutelate mediante la sollecita fissazione dell’udienza di merito, sede nella quale potranno essere compiutamente affrontate le complesse questioni dedotte in ricorso», e rilevato che, proprio ai fini della decisione di merito «è necessario acquisire, in forma integrale, gli atti istruttori, sulla base dei quali è stato emanato il provvedimento impugnato» di scioglimento del Comune. La conseguenza è l’ordine all’amministrazione di depositare «tutti gli atti e documenti in base ai quali è stato emanato il decreto impugnato e, in particolare: la Deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 2 dicembre 2019; la Proposta preliminare formulata dal Ministero dell’Interno e la correlata relazione istruttoria del 22 novembre 2019; la Relazione predisposta dalla Prefettura di Reggio Calabria di affidamento della gestione dell’Ente ad una Commissione Straordinaria del 2 dicembre 2019; il decreto del Prefetto della Provincia di Reggio Calabria di sospensione degli Organi del Comune e di assegnazione incarico alla Commissione; la relazione del Prefetto di Reggio Calabria del 2 settembre 2019». Tutti gli atti richiesti andranno depositati «in versione integrale e privi di omissis, fermo il rispetto delle cautele imposte dalla natura classificata del testo che l’Amministrazione è tenuta ad osservare». Novanta giorni per il deposito di quanto richiesto; udienza di merito il prossimo 2 dicembre.
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