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«Sòne», la musica che racconta Pietrapaola nel documentario di Daniel Kemény

E’ il paese in cui il regista è nato e cresciuto, prima di trasferirsi a Berlino. Il film è stato anche selezionato al festival “Visions du Réels di Nyon 2020” nella competizione internazionale “Bu…

Pubblicato il: 24/04/2020 – 13:20
«Sòne», la musica che racconta Pietrapaola nel documentario di Daniel Kemény

di Giorgio Curcio
PIETRAPAOLA
Un documentario girato interamente a Pietrapaola, nella provincia di Cosenza. Un vero e proprio viaggio, attraverso immagini e suoni, che racconta un paese arroccato “sospeso” tra presente e futuro e alla continua ricerca del tempo perduto. Un’opera che ben si inquadra e si incastra nella più stretta attualità, tra restrizioni, paure, attesa del futuro (più incerto che mai) e la riscoperta di quei territori, anche in Calabria, lontani dal caos, da folle urlanti, da mode e convenzioni.
IL DOCUMENTARIO Ma «sòne» è un documentario (prodotto da Michela Pini per Cinédokké in coproduzione con RSI Radiotelevisione svizzera) che assume ancora più importanza perché realizzato da un “figlio” della nostra terra, Daniel Kemény, regista classe ’81, nato proprio a Pietrapaola da genitori tedeschi, e perché è stato anche selezionato al festival “Visions du Réels di Nyon 2020” nella competizione internazionale “Burning Lights” che, a causa delle restrizioni sanitarie causate dalla pandemia da coronavirus, si sta svolgendo online. Una grande vetrina internazionale, dunque, per un’opera che racconta un pezzo importante della nostra regione e del territorio calabrese, grazie alla “visione” e alle emozioni personali (e collettive) di un giovane regista.
IMMAGINI E MUSICA «Pietrapaola è il paese in cui sono nato e cresciuto – racconta il regista Daniel Kemény – il luogo dove ho vissuto fino a tredici anni. Aveva circa 2000 abitanti nel 1970 e 150 nel 2013. Ho deciso così di raccontare il paese prima che svanisse e con lui lo scenario della mia infanzia, e di farlo attraverso la sua musica. Io non vado d’accordo con le parole. Non credo che possano risolvere le cose, non ricuciono le ferite, non riparano gli strappi. La musica ha trasformato questo luogo, la mia storia e quella degli abitanti di Pietrapaola, in una melodia».
Il film, dedicato all’ingegnere del suono Christophe Giovannoni, sarà visibile online al pubblico dal 25 aprile al 2 maggio 2020 all’indirizzo https://online.visionsdureel.ch/film/sone
Questo, invece, il trailer di «sòne»:
https://youtu.be/AOGDrpN5vRM

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