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“Villa Torano”, indagati l’amministratore e il direttore sanitario

La Procura della Repubblica di Cosenza ha notificato l’avviso di garanzia a Massimo Poggi e Luigi Pansini. Disposto il sequestro di computer all’interno della struttura. Le ipotesi di reato sono ep…

Pubblicato il: 29/04/2020 – 14:48
“Villa Torano”, indagati l’amministratore e il direttore sanitario

di Michele Presta
COSENZA
Le indiscrezioni riportate nelle ultime ore, adesso trovano delle conferme. Massimo Poggi e Luigi Pansini sono indagati dalla Procura della Procura della Repubblica di Cosenza nell’ambito dell’inchiesta “Villa Torano”. All’amministratore e al direttore sanitario della residenza per anziani, come anticipato dal Corriere della Calabria, la magistratura contesta i reati di epidemia colposa e di omicidio colposo e lesioni in ambito sanitario. L’avviso di garanzia è stato notificato ai due indagati dai militari del Nas di Cosenza che, coordinati dal procuratore Mario Spagnuolo, da due settimane sono al lavoro per capire cosa sia successo all’interno della struttura che si trova nel comune di Torano Castello. Le indagini sono serrate e la trasformazione da indagine conoscitiva a indagine penale si è resa necessaria dopo la morte della 66enne “paziente 1” della struttura ricoverata dal giorno di Pasquetta. Nonostante in riferimento alla clinica la conta dei deceduti sia di 4, in base a quanto si è appreso da fonti mediche e investigative, le attenzioni per il momento sono riservate soprattutto alla morte della donna originaria di Malvito, in quanto unica positiva con sintomi. Gli altri tre decessi dei pazienti ultra novantenni, sembrerebbero ricondursi a cause naturali. Oltre all’avviso di garanzia per gli indagati, la procura di Cosenza ha anche disposto il sequestro di computer sia desktop che portatili presenti all’interno della struttura, nonché di periferiche di archiviazione, pen drive, hard disk esterni e memory card che possono risultare utili ai fini dell’indagine. Il sequestro è motivato dalla convinzione degli investigatori che attraverso questi dispositivi si possa arrivare in modo chiaro a come sia stata gestita l’emergenza “Coronavirus” all’interno della Rsa. Sono diversi gli aspetti che vengono vagliati dagli inquirenti per cercare di chiarire cosa sia successo all’interno della struttura cosentina. Nessuna ipotesi è scartata e nessun accertamento lasciato al caso degli eventi. Non a caso, infatti, prosegue senza sosta anche l’indagine di natura medica che potrebbe risultare fondamentale per chiarire alcuni aspetti legati all’epidemia colposa come per esempio il fatto che solo nell’unica struttura di Torano Castello si sia verificata l’infezione da coronavirus mentre nelle altre 12 strutture gestite dal gruppo, con le stesse precauzioni adottate dall’azienda, non si sia riscontrata nessuna problematica. (m.presta@corrierecal.it)

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