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Fase 2, a Lamezia l'arrivo alla stazione dei primi calabresi di ritorno. «La fine di un incubo» – VIDEO
E’ arrivato alle 13.05 il primo Intercity con a bordo i lavoratori e gli studenti rientrati in Calabria. Ad attenderli, oltre ai parenti, anche i sanitari ma in 13 rifiutano il tampone. «Finalmente a…
Pubblicato il: 04/05/2020 – 14:56
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LAMEZIA TERME Iniziata ufficialmente anche in Calabria la “Fase 2”. E sa una parte ci sono le vicende politiche e lo scontro tra il ministro Boccia e la governatrice Santelli, dall’altra c’è il ritorno (parziale) alla vita normale, con ancora molte privazioni. Fase 2 che, a Lamezia Terme, è scandita dall’arrivo alla stazione centrale del primo treno.
L’ARRIVO DEL PRIMO TRENO Sono le 13.05 quando, con un po’ di ritardo, arriva l’Intercity partito da Roma e diretto a Reggio Calabria. A bordo tanti lavoratori e studenti rimasti fuori regione per almeno 60 giorni mentre ad attenderli, oltre alle forze dell’ordine e i sanitari per effettuare i tamponi, anche i parenti che, tra commozione ed emozione, hanno comunque dovuto salutare l’arrivo dei propri cari da lontano. «La scuola è chiusa quindi sono rientrata – racconta a L’Altro Corriere Tv una signora appena scesa dal treno – sono rimasta bloccata a Napoli per due mesi e avrei ovviamente preferito tornare prima ma non fa nulla, va bene così. E’ finito un incubo!». «Arrivo da Londra e stare lontana da casa è stato davvero pesante» racconta, invece, una ragazza. «Ora mi metto in quarantena di nuovo – racconta un’altra signora – ma che devo fare? Le regole sono regole». Ma, a proposito di regole, ben 13 persone su 32 registrate hanno rifiutato di effettuare il tampone.
FINALMENTE IN FAMIGLIA Insomma, nonostante la pandemia, le restrizioni e la forzata e lunga lontananza da casa, quella di oggi è comunque una giornata indimenticabile per le migliaia di persone (sono 6.500 quelle registrate sul sito della protezione civile) che finalmente possono tornare dalle proprie famiglie. E pazienza se, così come previsto dal Dpcm, dovranno stare altre due settimane in quarantena. L’affetto dei propri cari e l’aria di casa valgono il prezzo della futura libertà.
I DATI Complessivamente, secondo i dati ufficiali, in totale sono circa 400 i calabresi che faranno rientro nell’arco delle prossime 24 ore, in regione, utilizzando il treno come mezzo di trasporto. Al loro arrivo in stazione, ad attenderli, gli uomini della Polfer e i sanitari che fanno parte dell’equipe dei laboratori mobili. Ogni passeggero sarà sottoposto al controllo della temperatura, verrà informato sull’obbligo di registrarsi sul sito della Regione Calabria e dovrà rispettare i 14 giorni di isolamento domiciliare volontario. I tamponi, invece, verranno effettuati solo su base volontaria. A Paola, nella mattinata, con l’intercity IC 723 sono scesi circa 24 passeggeri, provenienti da Roma Termini. Nel pomeriggio e in serata arriveranno gli altri passeggeri che hanno prenotato il rientro nella proprio luogo di residenza. (Gi. Cu.)
L’ARRIVO DEL PRIMO TRENO Sono le 13.05 quando, con un po’ di ritardo, arriva l’Intercity partito da Roma e diretto a Reggio Calabria. A bordo tanti lavoratori e studenti rimasti fuori regione per almeno 60 giorni mentre ad attenderli, oltre alle forze dell’ordine e i sanitari per effettuare i tamponi, anche i parenti che, tra commozione ed emozione, hanno comunque dovuto salutare l’arrivo dei propri cari da lontano. «La scuola è chiusa quindi sono rientrata – racconta a L’Altro Corriere Tv una signora appena scesa dal treno – sono rimasta bloccata a Napoli per due mesi e avrei ovviamente preferito tornare prima ma non fa nulla, va bene così. E’ finito un incubo!». «Arrivo da Londra e stare lontana da casa è stato davvero pesante» racconta, invece, una ragazza. «Ora mi metto in quarantena di nuovo – racconta un’altra signora – ma che devo fare? Le regole sono regole». Ma, a proposito di regole, ben 13 persone su 32 registrate hanno rifiutato di effettuare il tampone.
FINALMENTE IN FAMIGLIA Insomma, nonostante la pandemia, le restrizioni e la forzata e lunga lontananza da casa, quella di oggi è comunque una giornata indimenticabile per le migliaia di persone (sono 6.500 quelle registrate sul sito della protezione civile) che finalmente possono tornare dalle proprie famiglie. E pazienza se, così come previsto dal Dpcm, dovranno stare altre due settimane in quarantena. L’affetto dei propri cari e l’aria di casa valgono il prezzo della futura libertà.
I DATI Complessivamente, secondo i dati ufficiali, in totale sono circa 400 i calabresi che faranno rientro nell’arco delle prossime 24 ore, in regione, utilizzando il treno come mezzo di trasporto. Al loro arrivo in stazione, ad attenderli, gli uomini della Polfer e i sanitari che fanno parte dell’equipe dei laboratori mobili. Ogni passeggero sarà sottoposto al controllo della temperatura, verrà informato sull’obbligo di registrarsi sul sito della Regione Calabria e dovrà rispettare i 14 giorni di isolamento domiciliare volontario. I tamponi, invece, verranno effettuati solo su base volontaria. A Paola, nella mattinata, con l’intercity IC 723 sono scesi circa 24 passeggeri, provenienti da Roma Termini. Nel pomeriggio e in serata arriveranno gli altri passeggeri che hanno prenotato il rientro nella proprio luogo di residenza. (Gi. Cu.)
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