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L'Italia "riapre" con il Frecciarossa per Reggio. «Lo aspettavamo da una vita»

Più corse, posti occupati al 50%, doppi controlli. Le storie dei viaggiatori che tornano al Sud dopo mesi di attesa. Code agli imbarcaderi a Messina e tre navi in più per “smaltire” il traffico sul…

Pubblicato il: 03/06/2020 – 14:23
L'Italia "riapre" con il Frecciarossa per Reggio. «Lo aspettavamo da una vita»

ROMA L’Italia senza confini, e che torna a viaggiare, prende forma alle 8 in punto alla stazione Porta Nuova di Torino. Alle 8, infatti, è partito il primo treno “Frecciarossa” che collega il capoluogo del Piemonte con Reggio Calabria, effettuando poche fermate intermedie. «Non è concepibile che il treno “Frecciarossa” solo adesso possa arrivare a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, lo aspettavamo da una vita, ci voleva il virus per sbloccare la situazione», commenta con amarezza, ma anche con soddisfazione, una passeggera calabrese che rientra nella sua terra dopo la riapertura delle Regioni.
DOPPIO CONTROLLO Prima di accedere alle carrozze, i passeggeri hanno dovuto superare due controlli (controlli che saranno fatti in tutti i punti di partenza): prima la misurazione della temperatura, quindi il check dei biglietti. I posti sul treno erano esauriti da giorni, anche per la capienza ridotta del 50 per cento per assicurare le distanze di sicurezza. «Era ora – dice un passeggero siciliano diretto a Messina – questo è un momento particolare, quasi emozionante. Per arrivare a casa impiegherò dieci ore, ma l’importante ora è tornare». Poco distante una ragazza di Reggio Calabria trascina il trolley avvicinandosi ai controlli. «Sono felice, dovevo tornare a Pasqua, ma poi tutto è stato annullato. Penso sia stato giusto aspettare prima di riaprire i collegamenti con le altre regioni, purtroppo la situazione è stata gestita male all’inizio. Ora voglio solo rivedere i miei genitori». Per una coetanea diretta a Palermo il viaggio sarà un po’ più lungo. «Ho prenotato una settimana fa, dopo due voli annullati ho deciso per il treno. Finalmente rivedo la mia famiglia e pazienza che impiegherò più tempo».
VENTI “FRECCE” E CAPIENZA AL 50% Facce sorridenti anche sul treno ad alta velocità delle 8.40 diretto a Napoli, con 90 passeggeri a bordo. Dopo la calma delle prime ore il flusso di viaggiatori è sensibilmente aumentato anche alla stazione Centrale di Milano. Mentre fino a ieri le “Frecce” che collegavano il capoluogo lombardo erano 6 al giorno, oggi i treni sono stati aumentati a 20 e anche la capienza si è allargata: nella fase 1 infatti i convogli trasportavano al massimo il 25-30% di passeggeri rispetto alla capienza massima, mentre oggi la portata è stata aumentata al 50%. I treni praticamente pieni (con il numero limitato dalle regole di distanziamento) sono soprattutto quelli per il Sud, diretti a Napoli o a Lecce. Mentre ai varchi sono le guardie giurate a misurare la temperatura dei passeggeri, gli agenti di polizia sono invece impegnati ad evitare assembramenti alle banchine.
Nonostante ci sia attenzione da parte dei viaggiatori, il momento più critico è infatti qualche minuto prima della partenza, quando ci si avvicina alle portiere. In questo caso la polizia controlla l’afflusso e il deflusso evitando che le persone si avvicinino troppo tra di loro.
CODE AGLI IMBARCADERI DI MESSINA Situazione abbastanza originale, in Sicilia, dove fin dalla scorsa notte, a cominciare dalle 4, sono state registrate code di automobilisti a Messina per imbarcarsi sulle navi traghetto per la Calabria. In pratica, ci si aspettava il contrario, e cioè code a disagi a Villa San Giovanni, dove invece la situazione al momento è normale e sotto controllo. Era quindi inattesa questa sorta di “fuga” dalla Sicilia, ma sin dalle prime ore del mattino sono aumentate le auto in fila, riempiendo il serpentone degli imbarcaderi privati di Caronte e Tourist per potere lasciare l’isola.
TRE NAVI IN PIÙ Per smaltire la fila la società privata di navigazione ha messo in funzione 3 navi in più mentre si aspetta un maggior afflusso, questa volta in arrivo dalla Calabria, nel pomeriggio. A partire, per la maggior parte, persone che devono tornare al lavoro. «Da quello che ho sentito sono persone che sono state richiamate da fabbriche e aziende che stanno riaprendo e quindi partono per il nord per lavorare», dice Vincenzo Franza, amministratore delegato di Caronte e Tourist. «Siamo partiti con la nave grande, poi ne abbiamo messe due ora siamo a tre e prevediamo che entro mezz’ora non ci sarà più niente. Più tardi – aggiunge – dovrebbe arrivare un po’ di traffico lato Calabria, lo aspettiamo nel pomeriggio ma abbiamo uno schieramento di navi sufficiente a evitare qualunque problema. Pensavamo che una nave sarebbe bastata ma siamo stati smentiti dalla realtà, è una partenza sincrona di tante persone che lunedì devono essere al lavoro, in ogni caso la fila non ha mai superato il serpentone, le auto sono rimaste nei piazzali, certo riavviare un servizio non e’ facile neanche per noi dopo tanti mesi di fermata».
AEROPORTI E PORTI Situazione relativamente calma, ma comunque in costante aumento, anche negli aeroporti e nei porti. Il numero dei voli e delle navi in partenza sono in continua crescita ma comunque ben lontani dai numeri precedenti all’emergenza sanitaria. Traffico in aumento, rispetto ai giorni scorsi, anche su strade e autostrade (con qualche coda sull’A7 in Liguria e leggeri rallentamenti sull’A2 Salerno-Reggio Calabria, anche per via dei cantieri), ma anche qui situazioni sotto controllo, e numero limitato di mezzi in circolazione anche a causa delle previsioni meteo che prevedono, per i prossimi giorni, un netto peggioramento.

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