di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO «Gli incubi peggiori sono quelli che facciamo ad occhi aperti». Sono iniziati l’8 marzo e si sono conclusi ieri, dopo 42 casi complessivi e tre decessi. A Corigliano Rossano, dunque, non ci sono più persone infettate dal virus ed a confermarlo è Martino Rizzo, responsabile del Settore Igiene e Sanità pubblica dell’Asp per l’area della Sibaritide che su Facebook annuncia la lieta novella.
A corroborare la sua tesi, il primario dell’unità operativa complessa di Malattie infettive, Antonio Mastroianni che, come Rizzo, sul social annuncia le dimissioni dell’ultimo paziente dall’Annunziata di Cosenza.
«COSENZA È COVID FREE» «Sono passati già tre anni dall’inizio della mia nuova avventura presso l’ospedale di Cosenza – scrive Mastroianni – una sfida importante, un percorso nuovo, entusiasmante e foriero di nuovi e prestigiosi traguardi… ed oggi posso affermare con assoluta certezza che è il giorno più importante con la dimissione del nostro ultimo paziente Covid! Grazie a tutti i miei ragazzi, tutti quelli che si sono impegnati per assistere i nostri pazienti nel modo migliore possibile, grazie alla gente che volontariamente ci ha offerto un grandissimo sostegno senza lasciarci mai da soli, grazie a chi ha diretto il percorso aziendale insieme a noi, grazie a noi stessi che abbiamo rischiato la nostra di vita per il nostro prossimo, come sempre abbiamo fatto e come sempre continueremo a fare. Da oggi il nostro reparto è Covid Free».
«SEMBRAVA NON FINISSE MAI» Proprio nell’ospedale di Cosenza si sono concentrati tutti i malati della provincia, compresi quelli accennati da Rizzo. Gli incubi, scrive in un post, sono iniziati «con due ricoveri quasi contemporanei nel reparto di Malattie Infettive di Cosenza. Il Covid-19 è arrivato a Corigliano-Rossano, come ci aspettavamo. E dopo, in successione, altri ricoveri: due il 13, uno il 15, tre il 19, due il 21, e ancora il 23 ed il 24 marzo, fino al 15 aprile, ultimo ricoverato, un nostro concittadino proveniente da Villa Torano. Sembrava non finisse mai – scrive Martino Rizzo – i contagi aumentavano di giorno in giorno, insieme ai positivi individuati e isolati a domicilio, per un totale di 42 casi, collegati tra loro in 13 focolai. Ed alla fine ce l’abbiamo fatta. Purtroppo ci sono stati due decessi, ma per tutti gli altri la tragedia, perché per tutti è stata sofferenza, è finita bene. Oggi possiamo dire che è finita, tutti guariti a Corigliano Rossano».
Rizzo conclude sottolineando che il suo ufficio continuerà a «cercare il virus», come continuerà la battaglia per i quattro pazienti dell’area jonica ancora in “guerra” contro il Covid-19. (l.latella@corrierecal.it)
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