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La proposta di Masi: l'aula bunker per Rinascita Scott nell'ex area Sir di Lamezia

Il presidente scrive anche al ministero della Giustizia per illustrare la sua idea ed offrire gli «Immobili pubblici e vuoti» gestiti dalla Fondazione Mediterranea Terina Onlus, da «trasformare age…

Pubblicato il: 16/06/2020 – 14:05
La proposta di Masi: l'aula bunker per Rinascita Scott nell'ex area Sir di Lamezia

LAMEZIA TERME Perché non tenere il maxi processo Rinascita Scott, nell’area ex Sir del comune di Lamezia Terme?
Nella tanto dibattuta questione sull’individuazione dell’aula bunker, interviene l’avvocato Gennarino Masi, nella sua qualità di presidente della Fondazione Mediterranea Terina Onlus, ente strumentale della Regione Calabria, con sede ed attività proprio nell’area ex Sir.
«Mi permetto di intervenire – si legge in una missiva inviata al Ministro della Giustizia, al presidente della Corte di Appello di Catanzaro, al presidente del Tribunale di Vibo Valentia, al Procuratore Generale della Corte d’Appello, al Procuratore Capo del Tribunale di Catanzaro, al presidente della Giunta Regionale, all’assessore regionale all’Agricoltura e al presidente dell’ordine degli Avvocati di Vibo Valentia – con una proposta che ritengo di più agevole, economica e pronta soluzione al problema, determinato dall’obbligo di rispetto delle norme di distanziamento sociale imposte dall’emergenza Coronavirus, di rinvenire un’aula bunker in cui celebrare nel 2021 il maxi processo noto come Scott Rinascita. La Fondazione Terina gestisce in comodato gratuito nell’area ex Sir un cospicuo numero di immobili di proprietà della Regione, ubicati al centro della Calabria – spiega masi – e vicini all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale ed agli svincoli di Lamezia e Pizzo dell’autostrada A2».
Locali dotati di un ampio parcheggio e di un servizio di vigilanza h24. «Si tratta, ritengo, degli immobili pubblici vuoti e di rilevante dimensione più prossimi al Tribunale di Vibo Valentia. Tra essi – rileva l’avvocato Masi – vi è l’enorme immobile di oltre tremila metri quadri, concesso a suo tempo alla società Abramo Customer Care spa e finora adibito a sede di un call center. Come è noto alla cronaca locale, a fine mese il call center della Abramo Customer Care lascerà quei locali per trasferirsi altrove. Questo immobile, già completo di tutti i servizi potrebbe, quindi, essere facilmente trasformato in un’aula bunker con una spesa all’incirca di qualche centinaio di migliaia di euro, sicuramente consona a consentire in modo più che soddisfacente sia il rispetto di tutte le misure di distanziamento sociale, sia un risparmio per il bilancio dello Stato che, a leggere la stampa, si aggirerebbe addirittura intorno a sei milioni di euro rispetto all’ipotesi, attualmente al vaglio, di installare per l’occorrenza una tensostruttura che, già enormemente più costosa e meno funzionale, alla fine dovrebbe anche essere rimossa».
Il presidente della Mediterranea Terina Onlus, nell’illustrare la sua proposta, precisa infine che la Fondazione ha in gestione «parecchi altri immobili di dimensioni più contenute ed anche essi vuoti ed agevolmente adattabili allo scopo».

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