RENDE Il comune di Rende ritorna in pieno possesso del parco acquatico. La struttura, realizzata grazie ad un finanziamento europeo di 18 milioni di euro è stata pienamente funzionante solo nel corso della scorsa stagione estiva. Venne inaugurata nel bel mezzo della campagna elettorale per le amministrative del 2019 dal sindaco (ricandidato) Marcello Manna ma fin dalla gestazione l’amministrazione della struttura ha sempre sofferto di diverse problematiche. Le più eclatanti sono comparse nello scorso autunno, quando, i lavoratori stagionali costituendo un comitato hanno denunciato pubblicamente e poi legalmente la società che aveva in gestione la struttura colpevole di non aver pagato gli stipendi e le spettanze maturate dai lavoratori. Le modalità di gestione del parco, sono poi diventate una grana politica quando nei scorsi mesi la giornalista Rai, Eika Crispo, ha in due distinti servizi fatto notare come la struttura durante gli ultimi giorni di lock down sia stata usata dal figlio dell’assessore Mario Rausa. E sempre il primo genito dell’uomo designato da Manna ad avere la delega al Parco Acquatico ha usato gli spazi della struttura per festeggiare il proprio compleanno. La bufera politica che scatenò le ire dell’opposizione si concluse con le dimissioni dello stesso Rausa, che oggi non occupa più nessun posto in giunta. In un altro servizio, sempre realizzato dalla giornalista Rai, veniva portato all’attenzione dell’opinione pubblica come all’interno della struttura mancassero strumenti essenziali come il defibrillatore o una infermeria attrezzata.
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