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Il "frate vigile del fuoco" che ripercorre i passi di Sant'Antonio
Quest’anno ha fatto tappa a Rieti il percorso del reggino Antonio Gatto. Ad accoglierlo una piccola delegazione di pompieri. Nel 2006 la scelta di abbandonare la divisa per il saio
Pubblicato il: 17/08/2020 – 12:23
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RIETI Il suo viaggio per omaggiare Sant’Antonio ha fatto tappa ieri a Rieti dove è arrivato nel pomeriggio di Ferragosto, proveniente da Sant’Antonio a Capo Milazzo. Frate Angelo Gatto è un francescano, nato a Reggio Calabria, minore cappuccino ad Assisi e cappellano dell’ospedale di Terni. Ha reso omaggio a Sant’Antonio nella chiesa di San Francesco, dopo aver percorso a piedi circa 900 chilometri. Il frate è stato, sino al 2006, un vigile del fuoco che prestava servizio a Torino. Ad attenderlo a Rieti, in rappresentanza del comando provinciale, c’era il comandante Paolo Mariantoni e una piccola delegazione di pompieri. Nel dicembre 2018, per Santa Barbara nel Mondo, al frate fu consegnato il premio Come Barbara.
Prestava servizio al Comando dei Vigili del Fuoco di Torino quando nel 2006 sentì di dover seguire un altro percorso. Lasciò non senza dispiacere la sua divisa da pompiere per indossaree il saio. Nel gennaio del 2016 Frate Angelo ha ricevuto l’ordinazione a sacerdote nella Basilica inferiore di San Francesco d’Assisi; all’emozionante cerimonia è intervenuta una cinquantina dei suoi amici pompieri di Torino, ed ora svolge la sua missione nel Convento dei Frati Minori Cappuccini di Terni.
Da diversi anni egli riserva le ferie al pellegrinaggio. La sua missione consiste nel tracciare parte del percorso del “Cammino di Sant’Antonio”, progetto che prevede 1.550 chilometri di tragitto.
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