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La Chiesa studia la "spiritualità deviata" degli inchini delle statue ai capoclan

Liberare la figura della Madonna dall’influsso delle organizzazioni malavitose, è questo l’obiettivo del dipartimento voluto dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Soddisfatto papa France…

Pubblicato il: 19/08/2020 – 12:39
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La Chiesa studia la "spiritualità deviata" degli inchini delle statue ai capoclan
ROMA «Ho appreso con piacere che codesta Pontificia Accademia ha promosso un convegno per dare inizio ufficialmente al “Dipartimento di analisi e di studio dei fenomeni criminali e mafiosi, per liberare la figura della Madonna dall’influsso delle organizzazioni malavitose”. Desidero esprimere il mio apprezzamento per l’importante iniziativa». Questi i passaggi più intensi della lettera che papa Francesco il 15 agosto, giorno dell’Assunta, ha inviato a padre Stefano Cecchin, presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, e ai partecipanti alla giornata di studio con cui si è istituita una task-force tra ecclesiastici, esponenti delle Forze dell’ordine, esperti anti-racket e anti-usura, procuratori in prima linea contro Cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra e sacra corona unita. La missiva viene riportata sul numero di “Maria con te”, il settimanale mariano della San Paolo, in edicola domani, che dedica un ampio servizio a questa iniziativa che si propone di interrompere per sempre «inchini» delle statue davanti alle case dei boss e altre oscure influenze malavitose sugli eventi religiosi e sui luoghi dedicati alla Madonna. «La nostra azione -spiega padre Cecchin – si collega idealmente all’anatema di Giovanni Paolo II ad Agrigento nel 1993 e a quello di papa Francesco a Cassano allo Ionio nel 2014». L’impegno del nuovo Dipartimento di analisi e di studio dei fenomeni criminali e mafiosi è combattere la “spiritualità deviata” ravvisabile, ad esempio, negli ignobili inchini delle effigi della Vergine davanti alle dimore dei capiclan. «La devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza, liberandolo da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà, onestà e solidarietà», ha puntualizzato Francesco nella lettera, plaudendo all’iniziativa della Pontificia Accademia Mariana Internazionale.
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