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Ecomafie, premiata la Questura di Catanzaro a “Festambiente” di Grosseto

L’annuale rassegna organizzata da Legambiente in Toscana ha visto quest’anno la partecipazione della Polizia di Stato calabrese che ha ricevuto il riconoscimento per le importanti operazioni svolte

Pubblicato il: 20/08/2020 – 8:08
Ecomafie, premiata la Questura di Catanzaro a “Festambiente” di Grosseto

CATANZARO Ieri sera, nell’ambito della 32^ edizione del festival internazionale “Festambiente” organizzato da “Legambiente Onlus”, in corso di svolgimento a Ripescia (GR), nella riserva naturale della Maremma, la Questura di Catanzaro ha ricevuto il riconoscimento “Ambiente e Legalità”, con la quale l’associazione intende ogni anno premiare chi si è distinto nel contrasto alla criminalità ambientale. In particolare, per l’anno in corso, Legambiente ha scelto di assegnare il premio “alla Squadra Mobile e al Commissariato di P.S. di Lamezia Terme della Questura di Catanzaro per il lavoro svolto con particolare efficacia e dedizione nel contrasto alle varie forme di criminalità ambientale con riferimento alle complesse indagini dell’operazione “Rubbish circle””.
La citata operazione di polizia giudiziaria condotta con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura di Lamezia Terme, si era conclusa nel mese di dicembre 2019 con l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di 20 soggetti ritenuti responsabili dei reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti ed inquinamento ambientale. L’attività d’indagine traeva origine a seguito dell’individuazione di due diversi siti dove venivano conferiti illegalmente rifiuti provenienti dal Nord Italia e dalla Campania i quali formalmente dovevano essere stoccati presso siti del nord Italia. Lo sviluppo dell’attività investigativa aveva fatto emergere un vero e proprio sistema criminale organizzato con due ditte con sede in territorio lametino e bolognese, sottoposte a sequestro preventivo, le quali gestivano in modo illecito la filiera del recupero e dello smaltimento dei rifiuti sversati in territorio lametino. Detta attività illecita aveva realizzato un certificato inquinamento ambientale di aree ricadenti nel contesto urbano dei comuni di Lamezia e Gizzeria. Il prestigioso riconoscimento è stato ritirato, in rappresentanza del Questore di Catanzaro, Dirigente Generale Dott. Mario Finocchiaro, da Funzionari degli uffici che avevano condotto le indagini.

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