CATANZARO «La precaria situazione dei tirocinanti – in Calabria un esercito di 7mila lavoratori impegnati negli uffici giudiziari, nelle strutture del Mibact e del Miur, negli enti locali con i Tis – è un problema che viene da lontano, e in particolare da quanto il ministro Poletti nel 2016 blocca la mobilità in deroga e prevede la migrazione del bacino verso le politiche attive con risorse delle Regioni. L’ipotesi di una formazione finalizzata al reinserimento lavorativo non è accompagnata però dalla previsione di procedure concorsuali nelle quali poter spendere questi titoli formativi. Un errore a monte nell’accordo tra Governo centrale e Regioni, che per la Calabria ad esempio ha comportato una spesa di 100 milioni in politiche attive negli ultimi 4 anni, senza una previsione di effettivi sbocchi occupazionali e senza una norma che consentisse di rinnovare le politiche attive per gli stessi lavoratori». Questo quanto afferma Fausto Orsomarso, assessore regionale al Lavoro.
«In una conference-call con il ministro del Lavoro – dice l’assessore – che a fine settembre potrebbe essere in Calabria, abbiamo ipotizzato un percorso che possa dare la possibilità ai tirocinanti della Giustizia di riconoscere un titolo da far valere nei nuovi concorsi del ministero, considerato che dal confronto tra Regione, Corti d’Appello e Ministero è emersa l’impossibilità di proseguire i tirocini. Ho suggerito anche la possibilità di utilizzare risorse del recovery fund per potenziare l’organico pubblico prevedendo una riserva nei concorsi per chi ha svolto i percorsi formativi. Bisogna che il Governo nazionale, confrontandosi con le regioni e le organizzazioni sindacali, indichi una soluzione per il vasto bacino dei tirocinanti, e costruisce politiche attive finalizzate a creare lavoro vero e dare opportunità concrete anche i giovani disoccupati». «Intanto – conclude Orsomarso – nei giorni scorsi ho già sentito le principali sigle sindacali per concordare un incontro, e ho convocato un tavolo sulle questioni che riguardano i tirocinanti e il precariato per il prossimo 7 settembre in cittadella».
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