CATANZARO Probabilmente non è (ancora) un dato che deve suscitare un allarme, anche perchè le strutture oggi sono più preparate rispetto a qualche mese fa, ma certo deve far riflettere: nel contesto della complessiva “impennata” del Coronavirus in Calabria in questa fase di chiusura dell’estate classicamente intesa, balza agli occhi, oltre all’aumento giornaliero del numero dei casi, anche il balzo all’insù dei ricoveri negli ospedali calabresi, praticamente triplicati negli ultimi 10 giorni. Erano infatti 11 il 30 agosto, a tutto ieri invece sono arrivati a quota 30, dei quali 29 nelle Malattie infettive dei maggiori presidi calabresi. Il fatto che – stando al bollettino della Regione Calabria – 8 ricoverati sono del setting “Fuori Calabria” e 1 el setting migranti non sposta di molto la situazione, trattandosi comunque di casi di positività riscontrati e localizzati nel nostro territorio. Il trend del numero dei ricoverati nei reparti di Malattie infettive è in crescita appunto dal 30 agosto: quel giorno erano 11, ma in 24 ore sono saliti a ben 21. Il numero si è mantenuto sostanzialmente costante per un paio di giorni, poi nel fine settimana un nuovo balzo: domenica il 6 settembre infatti i ricoverati sono saliti a 25, segnando un +6 che a molti non è sfuggito. E i ricoverati sono aumentati ancora tra il 6 e il 7 settembre: +4 nelle Malattie infettive e un nuovo caso in rianimazione, a Cosenza. Il numero si è confermato anche ieri, 8 settembre: secondo il bollettino della Regione, sono 30 attualmente i ricoverati, di questi 1 è in rianimazione a Cosenza (il quadro di dettaglio: 12 a Catanzaro, 13 a Cosenza, 3 a Reggio Calabria e uno a Crotone). Non saranno numeri comparabili a quelli, molto più alti, che registrano altre regioni, ma sono comunque la “spia” di un Covid 19 che ha ripreso a circolare anche in Calabria.
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