ROMA «Il sottosegretario agli Esteri, Manlio De Stefano, rispondendo a un’interrogazione presentata dalla deputate Pd, ha garantito il massimo impegno e la dovuta attenzione alla vicenda di Teresa Scavelli, la 46enne italiana brutalmente uccisa in Svizzera per proteggere i bambini che accudiva. Una assunzione di responsabilità da parte del Governo, in particolare, nel seguire l’evolversi delle indagini e le successive fasi processuali». A darne comunicazione è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: «Il senso della nostra interrogazione, infatti, presentata insieme alle altre parlamentari Pd e che fortemente ho condiviso soprattutto con la collega di Verona Alessia Rotta, era proprio quello di mantenere acceso un riflettore su questa storia carica di suggestioni nella sua drammaticità. Teresa, nata in Calabria, da anni viveva vicino Verona insieme alla sua famiglia. Qui ha radicato una nuova vita, una seconda terra d’origine ma – quando è stato necessario rimboccarsi le maniche per aiutare i suoi congiunti – non ha atteso un attimo e si è trasferita in Svizzera per fare la babysitter, trovando una morte brutale: uccisa da uno squilibrato per difendere i piccoli che le erano stati affidati. Teresa rappresenta allora le donne, le donne italiane che da Nord a Sud si spendono, faticano con dignità e orgoglio e con coraggio e innato senso del dovere non si tirano mai indietro, anche – come è accaduto a Teresa – a rischio di perdere la vita. È importante – afferma ancora la deputata Pd – che le sia stata concessa l’onorificenza della Gran Croce d’onore dell’Ordine della Stella d’Italia – come annunciato nei giorni scorsi dal ministro Di Maio – ma ha ancora più valore la garanzia – ottenuta oggi con la risposta alla nostra interrogazione – di una presenza costante dello Stato italiano in questa vicenda, anche per sottrarla a qualunque tentativo di strumentalizzazione».
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