COSENZA I militari del Nas stanno scandagliando i reparti dell’Annunziata di Cosenza e passando al setaccio documenti e stato dei luoghi del nosocomio cosentino, verificando nello specifico che in nessun modo sia possibile il proliferare di infezioni batteriche che potrebbero risultare letali con particolare riferimento al reparto di ginecologia. Un vero e proprio blitz, a distanza di 4 anni dall’ultimo, che si è reso necessario a seguito dei risultati evidenziati dagli ispettori ministeriali inviati dal ministro della salute Roberto Speranza sul finire dell’estate.
L’indagine di approfondimento rientra quindi in un complesso d’indagine più ampio disposto dalla procura di Cosenza, guidata da Mario Spagnuolo, riconducibile al decesso di Mariangela Colonnese. La 34enne, come si ricorderà è deceduta il 24 agosto e nel registro degli indagati sono finiti 11 professionisti tra il personale medico che ha avuto in cura la donna e il feto che portava in grembo. Al termine dell’autopsia è emerso come dato anomalo un’occlusione intestinale ma le indagini, come confermato dalla visita dei Nas, continuano. Nessun aspetto viene tralasciato e i risultati dell’indagine conoscitiva fatta dai militari finiranno nel fascicolo d’indagine. (mi. pr.)
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