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La provincia di Cosenza supera i 1000 contagi. «Siano validati i test rapidi»

Dai dati diffusi dall’Asp il capoluogo Bruzio è la città più colpita dal contagio (+33). I tempi del tampone rino-faringeo sembrano non bastare per la seconda ondata e quindi si cerca di validare a…

Pubblicato il: 01/11/2020 – 20:55
La provincia di Cosenza supera i 1000 contagi. «Siano validati i test rapidi»

COSENZA La provincia di Cosenza sfonda la cifra dei 1000 pazienti attivi positivi al Covid 19 che non sono ospedalizzati. La marcia del virus procede imperterrita e i numeri confermano la crescita esponenziale. I dati registrati dalla prima ondata della pandemia sono stati disintegrati in poco più di 10 giorni e ad oggi, infatti, le persone curate a domicilio sono 1059 (di queste: 150 presentano sintomi e 900 sono asintomatiche). Ma il dato che preoccupa è quello dei ricoveri. Dalle rilevazioni dell’Asp nelle ultime ventiquattro ore se ne registrano 9. Si tratta di 4 persone che prima erano curate a casa, gli altri sono arrivati in ospedale già in condizioni critiche. Sono 4 anche i dimessi, ma che però sono tutt’ora positivi al virus, mentre una sola persona risulta essere completamente guarita. Il quadro clinico può peggiorare in poche ore, così è successo che le ultime vittime. Anche oggi se ne registra 1 ed è una ex paziente della Rsa “L’Incontro” del comune di Casali del Manco. Da quando è iniziata la pandemia in totale i decessi sono 45. A Campana si registra il primo caso da quando è iniziata la pandemia
L’AREA URBANA DI COSENZA In attesa che il Governo vari le nuove misure con il Dpcm che verrà reso noto nella giornata di domani, 2 novembre (qui le anticipazioni) è nella città di Cosenza che si registra l’incremento più consistente di casi. Sono 33 i nuovi positivi con 16 persone affidate alle cure ospedaliere e 149 in isolamento domiciliare. Sale in modo preoccupante anche il numero di positivi a Mendicino (+4) e a Rende (+6).
LA VALLE DEL CRATI L’ordinanza del sindaco di Bisignano è stata prolungata. Le scuole resteranno chiuse fino al prossimo 10 novembre. Altri giorni di didattica a distanza, imposti da un numero crescente di casi. Oggi se ne registrano 6 nuovi. Per questo l’amministrazione per tracciare il più possibile i contatti sta chiedendo man forza ai medici di base. «Proprio a loro va il nostro ringraziamento, sia per il lavoro quotidiano, che per la loro collaborazione istituzionale attraverso la commissione sanitaria che, istituita nella prima fase della pandemia, è ancora più operativa in questa seconda fase – comunica il comune -. Creando una rete di stretta collaborazione e cercando di sopperire, per quanto possibile, alla fragilità del sistema sanitario nel tracciamento dei contatti e rispettando scrupolosamente l’isolamento fiduciario, per tutti i soggetti sottoposti a questo provvedimento, riusciremo ad arginare la diffusione del virus». Non è l’unico comune della zona a vivere la battaglia quotidiana con il virus. Arrivano a Rose i primi risultati dei tamponi fatti con il metodo del drive-in ed infatti sono 5 i nuovi positivi. Un nuovo positivo anche a Torano Castello (dove i casi attivi in totale sono 15 di cui 3 ospedalizzati).
ZONE “ROSSE” E “ARANCIONI” Al quindicesimo giorno di lock down nella presila cosentina l’indagine epidemiologica restituisce altri positivi. Archiviato il caso della Rsa, a Casali del Manco sono 3 i nuovi positivi (87 casi positivi di cui 10 ospedalizzati), Celico rimane invece stabile sui 4o casi attivi (39 in cura domiciliare). Nelle zone arancioni si è in attesa che le indagini epidemiologiche possano  restituire nuovi positivi. Non si registra nessun caso a Mangone (dove 15 alunni di una scuola sono positivi) e a Zumpano. Un solo caso a  Rovito e nessuno a Spezzano della Sila.
TIRRENO COSENTINO A Cetraro si registra il maggior numero di casi positivi (+6). A Belvedere Marittimo la corsa del virus non rallenta e il caso riscontrato nelle ultime 24 ore fa salire a 60 il numero di infezioni nel comune tirrenico (57 sono in isolamento domiciliare).
L’APPELLO DEL SINDACO DI APRIGLIANO «A seguito dell’episodio di Covid-19 verificatosi nel nostro territorio, è emersa, in tutta la sua evidenza, la difficoltà che le Istituzioni Sanitarie hanno nell’effettuare il classico esame attraverso il tampone rino-faringeo e, conseguentemente, a consentire agli Enti preposti l’avvio delle procedure di isolamento e tracciamento.
Ad oggi, infatti, dopo circa 10 giorni dalla autodenuncia fatta dal nostro concittadino circa la sua positività al Covid-19, l’Asp  non ha potuto comunicare ufficialmente il referto proprio perché processare un tampone richiede tempi troppo lunghi e i laboratori sono sovraccaricati – spiega Alessandro Proco -.  Ciononostante ho proceduto, consapevole dell’abuso ma assumendomene la responsabilità, ad emanare l’ordinanza di isolamento per evitare il diffondersi del contagio.  La tempestività nell’adottare i provvedimenti, in questi casi, è determinante. Per queste ragioni, ho ritenuto di interloquire con il Responsabile Covid-19 della Provincia di Cosenza il quale, condividendo le mie preoccupazioni, mi ha assicurato che è in procinto di adottare i provvedimenti per la validità dei test rapidi, a cura dei Laboratori privati, quale valido supporto per intercettare subito i focolai e procedere all’isolamento, sollevando così i laboratori ospedalieri dal sovraccarico e ad evitare ritardi nella produzione dei referti del classico tampone che richiede troppo tempo prezioso.  Abbiamo convenuto che l’affidabilità dei test rapidi, riconosciuta sia dall’OMS che dal Ministero della Salute, è un metodo che consente rapidità nell’individuare il contagio, specie nel pieno della stagione influenzale. Sarà presto, dunque, offerto un più efficiente servizio alla cittadinanza e le Istituzioni avranno, così, un più efficace e celere modo di comunicare e intervenire».

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