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Spirlì: «Le nuove terapie intensive? Sono ignorante sulla situazione»

L’ammissione del presidente reggente nel corso della trasmissione “Coffee break” durante gli attacchi al governo sull’istituzione della “zona rossa”. Un caso simile a quello che costò il posto all’…

Pubblicato il: 05/11/2020 – 15:01
Spirlì: «Le nuove terapie intensive? Sono ignorante sulla situazione»

CATANZARO Un ventilatore fu fatale per il posto dell’ex direttore generale della Protezione civile, Domenico Pallaria, fin troppo sincero quando – davanti alle telecamere di Report – confessò di non essere un esperto di macchinari per i reparti di Rianimazione.
Chissà cosa si dovrebbe dire di Nino Spirlì, presidente facente funzioni della giunta regionale. Che durante la trasmissione di La7 Coffee break è andato oltre. Alla domanda di Marco Rizzo, segretario del Partito comunista, «quando ha fatto il concorso Arcuri per i posti aggiuntivi per le terapie intensive?», il governatore reggente ha risposto candidamente «posso dire che sono ignorante sulla situazione?». Poi lo stesso Rizzo lo aiuta a riprendersi con un piccolo suggerimento («pare che lo abbia fatto a settembre») e Spirlì coglie la palla al balzo per metterci una pezza: «Bravo, non lo so onestamente, se mi chiede il giorno preciso, ma sono sicuro tra la fine di settembre e i primi di ottobre».
Siparietto non proprio testimone di una grande preparazione sul tema dei temi. Il governatore, poi, ribadisce le accuse al governo Conte per l’istituzione della “zona rossa”, una «decisione inutile» che «ammazzerà il commercio e l’artigianato». In Calabria «la gente creperà di fame – dice il facente funzioni, oggi contestato alla Cittadella –. Il governo se la prenda con se stesso. In 18 mesi di quest’ultimo commissariamento in Calabria non si è fatto nulla. Il fallimento del commissariamento è chiaro a tutti quanti. E ricommissaria la sanità lasciando al posto di comando chi non ha fatto, secondo lo stesso governo, bene il proprio lavoro». Per Spirlì «tutta l’Italia avrebbe dovuto avere lo stesso trattamento» e il decreto Calabria è stato varato dopo giorni di trattative per rinviarlo, con un Consiglio dei ministri «arrivato all’improvviso il consiglio dei ministri».
Idee chiare sulle colpe (sono solo degli altri), basta non chiedergli delle Terapie intensive. «Sulla situazione» non è preparatissimo.

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