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Scura: «Centro Covid a Catanzaro? La Mater Domini ha 150 posti letto vuoti»

La trasmissione di Giletti nel capoluogo intervista il rettore De Sarro («Villa bianca avrebbe risolto i problemi emergenziali Covid»), ma l’ex commissario spiega che la soluzione sarebbe già dispo…

Pubblicato il: 23/11/2020 – 14:04
Scura: «Centro Covid a Catanzaro? La Mater Domini ha 150 posti letto vuoti»

CATANZARO Il caos sanitario che imperversa a Catanzaro è stato oggetto dell’ultima puntata di “Non è l’arena” di Giletti. Fra testimonianze di operatori che descrivono realtà surreali all’ospedale Pugliese Ciaccio e le dichiarazioni di Massimo Scura, ciò che ne esce è sconcertante.
«C’è un caos totale – racconta un infermiere in anonimato – quattro colleghi sono rimasti contagiati e uno di questi ha perso la moglie. Mancano i percorsi sporco-pulito, il carrello del vitto passa nel percorso Covid».
L’inviato del programma de La7 prima di intervistare il rettore dell’Università Magna Graecia, ripesca una delibera firmata da Giuseppe Zuccatelli che prevedeva interventi per 1,2 milioni al Pugliese Ciaccio: «Soldi che non sono mai arrivati» dice un altro rimasto anonimo in ospedale.
Giambattista De Sarro, riferisce poi della soluzione “Villa Bianca”: «Abbiamo avuto l’idea – dice il rettore dell’Università catanzarese – di riutilizzare la struttura che un tempo ospitava la facoltà di Medicina e Chirurgia, isolata dagli altri ospedali ma vicina. Si sarebbero potuti allocare a Villa Bianca i pazienti Covid, mancano solo gli arredi». La proposta, però, «fu bocciata da Zuccatelli», secondo cui sarebbe stato difficile intervenire in tempo. «A giugno o in estate – precisa De Sarro smentendo di fatto l’ormai ex commissario Zuccatelli – la struttura sarebbe potuta essere pronta».
«UNIFICAZIONE DELLE AZIENDE OSPEDALIERE BOICOTTATE DALLA POLITICA» In studio, Massimo Giletti ospita Massimo Scura, ex commissario alla sanità calabrese, dal 2015 agli inizi del 2019.  E Scura smentisce la testi dell’accademico dando, in sostanza, ragione a Zuccatelli (precisando che «è un tecnico con un curriculum di livello»). «Vedo qualcosa di estremamente grave – dice Scura –. Il rettore dell’Università può contare sull’azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini”, a Germaneto, con 410 posti letto complessivi. Di questi, 268 sono previsti per tutte le attività ospedaliere, gli altri 150 sono completamente vuoti nel padiglione C: stanze a uno o due posti letto con bagno in camera, il meglio del meglio che si possa avere in un ospedale».
Giletti, a questo punto, interrompe Scura per chiedere «come sia possibile che un città come Catanzaro, 85-90mila abitanti abbia due aziende ospedaliere».
«Non è normale – risponde Scura –. Ho condotto una battaglia per l’unificazione delle due aziende. Il 15 maggio 2018 a Lamezia Terme ho portato ad un tavolo tutti i soggetti: il sindaco, il rettore, i dirigenti, i parlamentari, che hanno sottoscritto un documento stilato per l’unificazione. Alla fine non ci sono riuscito perché quel documento passato in terza commissione regionale e al vaglio del Consiglio regionale era stato stravolto. Erano stati inseriti degli elementi che, furbescamente, lo hanno fatto bocciare dai ministeri. I politici hanno inserito delle clausole – conclude Massimo Scura – perché tutto rimanesse gattopardescamente com’era».

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