ROMA «Oggi discuteremo anche delle misure restrittive nella riunione con le Regioni, il ministro Speranza e il commissario Arcuri». Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, a Giovanni Floris durante DiMartedì su La7. «Penso che sia utile e necessario restringere ancora di più durante le festività – ha aggiunto – e questa è la posizione che viene fuori dal Cts, dalle Regioni e ce lo chiedono i comuni».
IL CTS È stato proprio il Comitato Tecnico Scientifico che, nella giornata di ieri ha chiesto di inasprire le misure e aumentare i controlli secondo le indicazioni contenute nel Dpcm del 3 dicembre, mettendo tutto nero su bianco al termine della seconda riunione fiume che ha, sostanzialmente, confermato la necessità di potenziare il dispositivo di controllo degli assembramenti nelle piazze, strade e vie dello shopping in questi giorni che precedono il Natale.
DECISIONE AL GOVERNO Nel verbale redatto dal Comitato si riferimento al rischio assembramenti ma non alle chiusure possibili o eventuali delle regioni né tantomeno delle zone rosse, arancioni o gialle. A destare la preoccupazione degli esperti sono soprattutto i luoghi al chiuso e quelli in cui ci si può togliere la mascherina.
Sugli spostamenti, che saranno bloccati già dal 21 dicembre, il Comitato non si è espresso, lasciando di fatto la decisione al governo su come e dove chiudere in base ai dati in possesso. La riunione, che secondo quanto trapela pare sia stata piuttosto accesa, si è conclusa dunque con un verbale incentrato in particolare su controlli e assembramenti. Sarà ora Palazzo Chigi a decidere eventuali nuove strette nei prossimi giorni.
x
x