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«Francesco Modafferi, sindaco di frontiera»

di Bruno Gemelli

Pubblicato il: 12/01/2021 – 9:20

Ciccio Modafferi entra ufficialmente nel Pantheon dell’antimafia. Il primo sindaco calabrese a opporsi alla ‘ndrangheta trova oggi, dopo 44 anni, degna collocazione nella storia del Novecento. Il Comune di Gioiosa Jonica dedica una strada a Francesco Modafferi (Taurianova 13/01/1921 – Gioiosa Ionica 09/04/2009) nel centenario della sua nascita. Fu sindaco della città jonica a partire dal 1975. L’individuazione della via da intitolare non è stata una scelta casuale. La nuova via Francesco Modafferi sbocca infatti sulla via Rocco Gatto: ciò rappresenta un elemento dall’alto valore simbolico in quanto unisce idealmente la figura del professor Francesco Modafferi e la figura di Rocco Gatto, entrambi protagonisti e testimoni del movimento antimafia calabrese degli anni settanta. Nella vicenda Gatto, Modafferi fu uno dei protagonisti assieme a Rocco Gatto, il mugnaio ucciso dalle ‘ndrine locali il 12 marzo 1977; a Pasquale Gatto il padre di Rocco, insignito di medaglia d’oro dal presidente Pertini; al capitano dei carabinieri di Roccella Jonica, Gennaro Niglio (scomparso da generale qualche anno fa in un misterioso incidente stradale), a don Natale Bianchi, parroco della Chiesa di San Rocco (sospeso a divinis dal vescovo di Locri Tortora perché aveva abbracciato la teologia della liberazione).
Modafferi tenne dritta la barra della legalità contro l’illegalità mafiosa. Divenne il bersaglio preferito delle ‘ndrine locali, ma lui non vestì mai i panni dell’eroe. Anzi, a quel tempo, fu definito “l’antieroe”, per quel suo modo semplice e pragmatico di stare con e tra la gente. Capì l’esemplarità di quell’omicidio e cercò di attirare l’attenzione di una platea più ampia. E divenne la bandiera dell’antimafia. Il Pci, il suo partito, lo seguì e l’aiutò, ma non lo candidò al collegio senatoriale di Locri dove avrebbe sbancato. Modafferi era un uomo comune, e non un politicante.
Agli atti rimane il primo e unico libro che fu scritto nel tempo, “Cessaré” (Ursini editore). Il primo saggio sulla ‘ndrangheta.

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