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Sequestrati i beni di un imprenditore vicino ai clan di Cutro e Isola

Nel mirino della Dia due società (attive nella ristorazione e nella posa in opera di vetri), un’associazione culturale, immobili, terreni e conti per un valore di un milione di euro. Indagine sui red…

Pubblicato il: 20/01/2021 – 8:05
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Sequestrati i beni di un imprenditore vicino ai clan di Cutro e Isola
CATANZARO La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un decreto di sequestro del patrimonio riconducibile al quarantaduenne Luciano Babbino, imprenditore di Vallefiorita attualmente detenuto, condannato in primo grado nel 2019 a 12 anni di reclusione per partecipazione, con ruolo verticistico, ad associazione di tipo mafioso, ritenuto appartenente alla ‘ndrangheta operante nei territori di Vallefiorita, Amaroni e Squillace, gravitante sotto l’influenza delle locali di Cutro e Isola di Capo Rizzuto. Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Seconda ed emanato in accoglimento di proposta di misura di prevenzione formulata dal Direttore della Dia, trae origine dalle risultanze delle complesse e articolate indagini patrimoniali che hanno permesso da un lato di dimostrare la pericolosità sociale qualificata dell’imprenditore e dall’altro di evidenziare la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio allo stesso riconducibile, da ritenersi secondo l’accusa frutto o reimpiego dei proventi di attività illecite. Gli accertamenti patrimoniali sul conto del Babbino hanno interessato un arco temporale compreso tra il 2000 e il 2019, con riferimento al quale l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto che la crescita e l’accumulo di ricchezza da parte del Babbino siano state agevolate dall’attività del titolare in quanto appartenente alla consorteria criminale. Il sequestro interesserà l’intero compendio aziendale di 2 società, attive nei settori della ristorazione e della tinteggiatura e posa in opera di vetri, 1 associazione culturale, 10 immobili tra i quali 3 terreni, 1 motociclo, 1 autovettura, nonché rapporti bancari e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo stimato in circa 1 milione di euro.
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