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L’INTERVISTA

Occhiuto: «Auspico che si voti l’11 aprile in sicurezza»

Il deputato è indicato da Fi come candidato governatore. «No al ruolo di capogruppo perché mi interessa dedicarmi alla Calabria. Serve al più presto una Giunta nel pieno delle sue funzioni»

Pubblicato il: 19/02/2021 – 19:33
di Antonio Cantisani
Occhiuto: «Auspico che si voti l’11 aprile in sicurezza»

COSENZA  «Sarebbe utile andare a votare al più presto, ovviamente in sicurezza, per avere un governo regionale nella pienezza delle sue funzioni». Lo sostiene il deputato di Forza Italia Roberto Occhiuto, indicato da Berlusconi e dal partito azzurro come candidato alla presidenza della Regione: in un’intervista al Corriere della Calabria, Occhiuto si sofferma su tutti i temi d’attualità politica, confermando di avere intenzione di svolgere le sue funzioni di capogruppo facente funzioni di Forza Italia alla Camera «solo fino a quando non inizierà la campagna elettorale in Calabria, perché mi interessa dedicarmi alla mia regione direttamente, attraverso un ruolo di governo».

Onorevole Occhiuto, quindi ha detto no all’indicazione quale capogruppo di Forza Italia alla Camera perché pensa alla Calabria?
«Sì, proprio così. Ho ringraziato i miei colleghi che mi hanno indicato come capogruppo, dicendo loro che resterò a svolgere le funzioni solo fino a quando non inizierà la campagna elettorale in Calabria, perché mi interessa dedicarmi alla mia regione direttamente, attraverso un ruolo di governo, non avendo avuto finora esperienze in questa direzione».

Forza Italia sembra compatta sul suo nome…
«Ho ringraziato il presidente Berlusconi, che mi ha dimostrato grande fiducia non solo indicandomi come la proposta di Forza Italia a guidare la coalizione per la presidenza della Regione ma anche chiedendomi di guidare il gruppo alla Camera dopo la nomina della Gelmini a ministro. Sono molto contento, perché non capita spesso che un calabrese assurga a ruoli politici di primo piano, e fare il capogruppo di Forza Italia in una fase così importante per la vita del Paese è un onore. Ma se c’è la possibilità di concorrere per governare la mia regione, non concorrere mi sembrerebbe disertare».

Non teme resistenze sul suo nome dagli alleati, Lega e Fratelli d’Italia?

«In questo ultimo anno, grazie alla fiducia di Berlusconi, ho assunto una posizione di primissimo livello all’interno di Forza Italia e in questa posizione mi trovo a parlare e confrontarmi quotidianamente con i vertici degli altri partiti di centrodestra, soprattutto i capigruppo. Per quanto è di mia conoscenza, non ci sono particolari ostacoli. Altra questione invece è quella legata alla data delle elezioni».

In che senso?
«Ancora non sappiamo qual è l’evoluzione della pandemia. Si è appena insediato il governo ed è questo governo che dovrà decidere se far svolgere le Regionali in Calabria l’11 aprile, come previsto, oppure se rinviarle di qualche settimana. È evidente che l’indicazione del candidato discende non tanto dal grado di condivisione degli alleati – anche perché mi sembra che non sia in discussione la titolarità di Forza Italia di esprimere il candidato presidente – quanto piuttosto discende dall’incertezza sulla data delle Regionali».

E qual è la sua posizione sulla data?
«Chiunque ambisca a governare la Regione vorrebbe mettersi al lavoro il prima possibile, e quindi auspica che si voti il prima possibile. Certo, bisogna votare in sicurezza, capire se ci sarà questa temuta nuova ondata o meno. Quando c’è in gioco la salute e la vita delle persone è ovvio che le ragioni di convenienza politica devono lasciare il passo al buon senso e alla responsabilità. Io mi auguro che si possa votare in sicurezza l’11 aprile: lo sapremo comunque – suppongo – la prossima settimana perché se si dovesse spostare la data sarà necessario un decreto legge».

Ponevo quella domanda perché ci sono molte polemiche sul fatto che l’attuale Giunta regionale e la maggioranza di centrodestra starebbero dando fondo a nomine, finanziamenti e quant’altro pur essendo in una fase di ordinaria amministrazione…
«Io ritengo che vada fatto un ringraziamento alla Giunta che, pur senza la guida autorevole di Jole Santelli, sta portando avanti l’amministrazione della Regione tra mille difficoltà. È evidente che sarebbe utile andare a votare al più presto, ovviamente in sicurezza, per avere un governo regionale nella pienezza delle sue funzioni. Un governo capace di impegnarsi, insieme al commissario, per riformare la sanità, capace di stabilire con maggiore autorevolezza le priorità della Calabria per la spesa delle risorse del Recovery Fund, destinandone a esempio una parte per la stabilizzazione del lavoro precario, che è una piaga per la nostra terra, utilizzando in tal senso i rapporti romani e la presenza di ministri importanti. Penso alla grande opportunità del Next Generation Eu per consentire a tanti giovani di restare a lavorare in Calabria o di ritornare per lavorare in Calabria. È importante  che la Giunta regionale non proceda ad alimentare nuove sacche di precarietà: il centrodestra che io immagino al governo della Regione è un centrodestra capace anche di fare scelte impopolari, capace di dire che chi governerà in futuro la Regione non assume nessuno se non c’è la possibilità di garantire lavoro stabile».

Ecco, i contenuti: le priorità di Roberto Occhiuto per la Calabria?
«Riformare la sanità investendo nella medicina del territorio, perché abbiamo una rete ospedaliera che va meglio organizzata e abbiamo un privato che non sempre è un’eccellenza. Mi impegnerei poi perché nel Recovery Fund possano trovare spazio importanti infrastrutture, necessarie per la Calabria, come la statale 106, l’alta velocità, quella vera, fino a Reggio Calabria e anche il Ponte, che serve anche per rendere sostenibile economicamente l’alta velocità. Mi piacerebbe poi che il governo regionale potesse rivedere e rinegoziare il contratto di servizio con le Fs prevedendo una migliore qualità del servizio o mettendo a gare il servizio – ci sono tanti operatori che possono farlo – o utilizzando società regionale in house come Ferrovie della Calabria. Penso poi a un nuovo governo regionale che coinvolga le grandi aziende di Stato in settori e servizi strategici ed essenziali, perché spesso purtroppo le aziende private sono venute in Calabria per sfruttarla e lucrare e poi scapparsene senza lasciare nulla sul territorio. Insomma, ci sono tante cose che si possono fare, anche in Calabria: ieri in aula ho detto al premier Draghi che bisogna impegnarsi per debellare il cancro della criminalità organizzata, ma nel farlo bisogna creare le condizioni affinché la stragrande maggioranza dei calabresi, fatta di persone perbene, possa costruire sviluppo per il territorio mentre lo Stato combatte la criminalità». (redazione@corrierecalabria.it)

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