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UN ECO DALLO JONIO

Greco e Lirangi, la solitudine dei sindaci: «Calabria ionica dimenticata da Dio e dagli uomini» – VIDEO

Le difficoltà riscontrate dai sindaci di Cariati e Terranova da Sibari nell’amministrare le comunità locali. «Il gap è nella rappresentanza»

Pubblicato il: 20/02/2021 – 14:03
di Luca Latella
Greco e Lirangi, la solitudine dei sindaci: «Calabria ionica dimenticata da Dio e dagli uomini» – VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO La solitudine dei sindaci. E sofferenza per non riuscire a fornire risposte adeguate alle comunità amministrate. È la sensazione che avvertono i primi cittadini dei piccoli centri e Filomena Greco e Luigi Lirangi non lo nascondono. Intervenuti nel corso della dodicesima puntata del talk Un Eco dallo Jonio, andato in onda ieri sera su L’Altro Corriere Tv, i sindaci di Cariati e Terranova da Sibari hanno evidenziato tutte le loro difficoltà, stritolati da governi centrali che a loro volta non rispondono al grido di dolore degli amministratori locali.

«Sanità all’anno zero»

Filomena Greco da anni vive queste “certezze” sulla sua pelle. «Ad oltre 100 giorni dall’occupazione dell’ospedale di Cariati e pur dopo l’attenzione mediatica di cui il “Cosentino” è stato investito, al netto non è rimasto nulla. Né la politica né la cittadinanza attiva sono riuscite ad ottenere la riapertura, nonostante debba essere garantito il diritto alla salute. Di quella centralità mediatica non è rimasto niente, nessun riscontro alle richieste avanzate, anzi il depauperamento dei servizi continua. Con Spirlì e Longo abbiamo fatto il punto, ma rimangono solo speranze».

«La Sibaritide – aggiunge Lirangi – e la mia comunità avvertono un deficit nel servizio sanitario. La politica dovrebbe intervenire per individuare le criticità e poi dare risposte. Il diritto alla salute è di tutti, e i Livelli essenziali di assistenza ben al di sotto della soglia di legge sono la cartina tornasole della realtà sanitaria nel nord-est calabrese. Noi sindaci siamo bravi a condividere gli obiettivi – fa autocritica Lirangi – ma poi li perdiamo di vista. La Sibaritide ha potenzialità enorme ma paga il frastagliamento della politica, quella certa politica a cui conviene mantenere lo status quo per rigenerarsi e trincerarsi dietro le promesse».

«Costa jonica dimenticata da Dio e dagli uomini»

Un gap, accentuato dalle carenti infrastrutture. «Il peggiore tratto di statale 106 in Calabria è quello che va da Crosia a Crotone – specifica la Greco –. I lavori di ammodernamento nei megalotti 8 e 9 sono all’anno zero, ed anzi sono state approvate delle varianti rispetto ai progetti originali senza il coinvolgimento dei territori. La porzione di statale che attraversa Cariati è la peggiore in assoluto come lo sono la tratta ferroviaria e i servizi ai cittadini nel loro complesso. Questa fetta di costa jonica è stata dimenticata da Dio e dagli uomini».

«Il gap sibarita è nella rappresentanza»

Il problema secondo Greco e Lirangi, risiede anche nella scarsa rappresentatività del territorio ai vari livelli, a partire dalla Provincia. «Nella mancata candidatura a presidente per il centrodestra non c’è stato un problema di organizzazione – dice Lirangi a proposito delle scorse provinciali di febbraio – piuttosto non abbiamo condiviso i metodi con i quali si è arrivati alle elezioni del presidente».
«Stasi avrebbe potuto rappresentare un’alternativa – aggiunge il sindaco di Cariati –. La sua elezione era stata avvertita dal Basso jonio come rivoluzionaria. Certo, non è semplice amministrare Corigliano Rossano in questa fase costituente, ma se si vuole essere trascinanti bisogna essere coinvolgenti e Stasi non ha coinvolto tutto il territorio. Il sindaco di Corigliano Rossano ha una funzione strategica per la Sibaritide, noi guardavamo a lui come forza trainante, speravamo che potesse aprire una discussione ed invece non l’ha fatto».

La solitudine dei sindaci

La solitudine dei sindaci «l’abbiamo avvertita – prosegue Filomena Greco – dopo la manifestazione di Roma: 404 sindaci calabresi a chiedere provvedimenti di cui a distanza di mesi non se ne vede l’ombra. Significa che al Governo centrale non interessa nulla di 2 milioni di persone».

«Roberto Occhiuto candidatura autorevole, come Wanda Ferro»

Per Lirangi il divario nella rappresentanza territoriale potrà essere colmato alle prossime elezioni regionali, a cui guarda con particolare interesse e da probabile candidato al Consiglio. «Voglio essere ottimista – afferma il sindaco di Terranova da Sibari, anche nelle sue vesti di coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – il centrodestra è pronto. È stata avanzata la candidatura alla presidenza di Roberto Occhiuto che sarà discussa al tavolo degli alleati ed è normale che si apra una discussione. Occhiuto è personalità politica autorevole, di alto profilo. FdI all’intero della coalizione è sempre stato partito leale e corretto ed anche noi possiamo vantare personalità autorevoli, importanti, che a livello parlamentare rappresentano bene la Calabria come Wanda Ferro: anche lei potrebbe ambire ad una candidatura. Non siamo per le spaccature, il centrodestra sarà unito ma si andrà ad una discussione».
«Vedo bene Occhiuto come candidato alla presidenza della Regione, così come vedo altrettanto bene quella di Wanda Ferro» aggiunge Filomena Greco. «Non credo però ai salvatori della patria – ribadisce Lirangi – e De Magistris nel coinvolgere i sindaci, forse ne preferisce solo alcuni se è vero com’è vero, come detto dalla collega Greco, che si è recato a Cariati senza fare una telefonata al sindaco. Atteggiamenti che la dicono lunga. Ora tocca a noi rompere vecchi schemi del passato ed intraprendere quella strada nuova battuta dalla compianta presidente Santelli».

«Il risultato ottenuto dai parlamentari calabresi è sotto gli occhi di tutti»

Sempre a proposito di rappresentanze, questa volta parlamentari, secondo i due sindaci, quelle espresse dalla Piana di Sibari «avrebbero potuto incidere in maniera forte, hanno avuto l’opportunità di governare per quasi tre anni, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ci aspettavamo molto di più dalla deputazione cinquestelle». Probabilmente, evidenzia il sindaco di Cariati, «è mancata coesione fra loro sui grandi temi. Ognuno dei parlamentari si è concentrato su una battaglia e non ci pare abbiano fatto squadra».
Insomma, per i due primi cittadini la «Calabria non è riuscita ad ottenere nulla negli ultimi decenni. Possiamo vantare 31 parlamentari calabresi ma con scarsi risultati finali. Non abbiamo ottenuto niente dalle nostre rappresentanze, i 404 sindaci calabresi a Roma anche loro hanno manifestato a vuoto. Sarà che c’è qualcosa che non funziona? Sarà che è colpa nostra perché non sappiamo interagire coi livelli superiori? Vogliamo porci questi problemi?», conclude Filomena Greco. (l.latella@cortrierecal.it)

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