CATANZARO «Tra i tanti misteri di questa nostra strana città primeggia su tutti quello relativo al dato giornaliero Covid. Ai catanzaresi, infatti, viene chiesto ogni tanto di attenersi alle regole, magari dopo la solita inconcludente riunione in Prefettura, ma nessuno fornisce loro il dato giornaliero Covid, quanto meno quello aggiornato alle 23 del giorno precedente. Il nulla cosmico. Quello che è accaduto con il focolaio di viale Isonzo è emblematico. Ospedale Pugliese e una parte di stampa avevano il dato aggiornato al momento, l’Asp comunica di giovedì mattina al sindaco il dato dei contagiati fermo a martedì e comunicato martedì sera durante la riunione di Comitato per l’ordine pubblico». Lo afferma il consigliere comunale di Catanzaro, Eugenio Riccio. «E dire – prosegue Riccio – che in tutte le città italiane ed europee, quelle degne di questo nome (Catanzaro chiaramente viene probabilmente considerata dai vertici Asp una enclave del Mozambico… ) il dato covid viene reso pubblico ogni giorno anche per mettere la cittadinanza nelle condizioni di valutare l’andamento della curva epidemiologica ed i comportamenti da adottare. Nulla di tutto questo a Catanzaro. Perché? Ma se da mesi segnaliamo con i fatti la totale inefficienza dell’Asp nel gestire a Catanzaro l’emergenza Covid sempre più evidente appare lo smarcarsi del sindaco, massima autorità sanitaria in città, dalla emergenza Covid in città tanto che oramai la percezione prevalente tra i catanzaresi in caso di Covid è quella di “affidarsi a Maria”. E che dire dei vertici apicali dell’Asp e del dipartimento sanità della regione Calabria ? Possibile che tutte le nostre lagnanze e quelle dei cittadini sviolinino addosso ai diretti interessati ? Possibile tanto disinteresse per la salute dei cittadini ? Possibile – si chiede infine Riccio – che si soltanto a lauti stipendi ed a trascorrere il fine settimana presso le proprie residenze quando il momento imporrebbe presenza e impegno continuo in città?».
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