Scene da ultima spiaggia. Anche oggi la maggioranza che governa al Comune di Crotone ha arrancato durante i lavori del consiglio comunale. Si sono vissute scene drammatiche che hanno visto il sindaco Vincenzo Voce perdere il self control e per questo è stato anche richiamato dal presidente del consiglio comunale, Giovanni Greco, ad avere un comportamento più rispondente al ruolo che ricopre. Tra i tanti punti all’ordine del giorno della seduta di oggi c’era anche quello che prevedeva il nuovo assetto dei gruppi consiliari e la nuova composizione delle commissioni consiliari. Gli animi si sono riscaldati quando ha chiesto di parlare la consigliera Antonella Passalacqua, che ha sollevato il problema delle attività messe in campo dall’amministrazione comunale, a suo avviso, per scongiurare la sfiducia del presidente della Terza commissione (Affari sociali), Alessandro Manica. Nei giorni scorsi 17 consiglieri comunali hanno firmato un documento per sfiduciare e far decadere Manica dall’incarico. In seguito a quel documento, secondo quanto ha contestato Bevilacqua nel suo intervento, l’amministrazione comunale si è adoperata per creare uno squilibrio della rappresentanza numerica dei consiglieri comunali nella terza commissione. Un’operazione che avrebbe richiesto la formazione di un nuovo gruppo consiliare. In sostanza la nascita del nuovo gruppo ha ridotto da 17 a 16 voti la sfiducia di Manica. Con 16 voti Manica resta al suo porto e Bevilacqua ha lanciato pesante accuse all’amministrazione per l’operazione salvataggio. Subito dopo Bevilacqua è intervenuta la consigliera Carmen Giancotti, che ha denunciato una situazione di ingerenze da parte dell’amministrazione comunale e del sindaco anche per quanto riguarda la commissione Pari opportunità. Bevilacqua e Giancotti hanno abbandonato per protesta l’emiciclo della sala consiliare. Seguite subito dopo dal consigliere Fabrizio Meo, che prima di lasciare l’aula consiliare ha lanciato accuse pesanti al sindaco Voce. “Pensi ad amministrare”, ha urlato Meo e “non a passare il tempo a interferire nelle commissioni consiliari”. Meo ha detto che Manica doveva essere sfiduciato e non dovevano essere create le condizioni per dimettersi. Dopo avere urlato più volte “vergognatevi”, anche Meo, quindi, ha abbandonato la seduta. Mentre il consigliere usciva dall’aula, dal pubblico gli sono state rivolte accuse di tradimento e lo hanno apostrofato con altri termini offensivi. A questo punto Voce si è alzato ed ha applaudito Meo in senso ironico, mentre Greco lo invitava ad avere un comportamento più consono al suo ruolo. In un clima incandescente è intervenuto anche Mario Megna (opposizione) che ha definito quanto successo poco prima “uno spettacolo da circo”. Megna ha chiesto di porre fine a comportamenti da “comitato studentesco” e recuperare il clima più consono alla civica assise. Probabilmente Voce ha interpretato l’intervento di Megna come una ulteriore provocazione che, questa volta, arrivava dai banchi dell’opposizione perché Bevilacqua, Scandale e Meo sono stati eletti nelle liste della maggioranza. Replicando a Megna, il sindaco ha cercato di dire che anche l’opposizione aveva applaudito qualcuno. Questa affermazioni di Voce hanno determinato la durissima reazione di tutta l’opposizione che non gli ha dato la possibilità di argomentare, contestandolo a viva voce. Tra contestazioni a altro l’opposizione ha abbandonato la seduta. Oggi, quindi, si è consumata davvero una brutta pagina per l’immagine del consiglio comunale di Crotone, eletto solo poco più di sei mesi fa. La situazione non è più sotto controllo e ad ogni seduta del civico consesso si scivola sempre più in basso verso il baratro. Manca il coordinamento politico nella maggioranza che arranca sempre di più.
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