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Caso S. Anna Hospital, Usb: «Intervenga il ministro Lamorgese

L’unione sindacale di base: «Non si può scippare la città capoluogo di una tale pregevolezza sanitaria»

Pubblicato il: 24/04/2021 – 23:15
Caso S. Anna Hospital, Usb: «Intervenga il ministro Lamorgese

CATANZARO «Evidenziamo l’urgente necessità di un autorevole intervento del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in merito a quanto accade alla città intera di Catanzaro, dove le tensioni di piazza aumentano giorno dopo giorno, per l’estrema posizione assunta dalla commissione prefettizia presso l’Asp di Catanzaro (Asp sciolta per mafia)». E’ la richiesta presentatata in una missiva al Ministro dell’Interno dall’Unione sindacale di base.
«Giovedì scorso, abbiamo avuto l’ultima riunione con il presidente e componenti della Commissione insediata – continua la nota dell’Usb – al fine di poter capire l’iter di contrattualizzazione del S. Anna Hospital di Catanzaro, un’articolata sanitaria, solida e qualificata ed accreditata presso la regione Calabria. Vertenza, che portiamo avanti dal 24 dicembre 2020, straziante per i lavoratori addetti alla struttura, per l’intero indotto e senza dubbio per tutti i cittadini calabresi. Non ci soffermiamo sui dati perché riteniamo che siano noti, una struttura con 900 interventi di cardiochirurgia ad altissimo livello, non ha certo bisogno di presentazione. Un fiore all’occhiello di professionalità della nostra regione ed un punto di riferimento di cui i calabresi e gli italiani tutti si vedono defraudati a causa dell’azione demolitrice posta in essere dalla commissione prefettizia». «La commissione, ancora oggi – prosegue la nota – nonostante il Sant’Anna Hospital abbia posto in essere ogni accorgimento, adeguamento sia a livello strutturale ai fini dell’accreditamento regionale ottenuto, sia a livello organico con l’ingresso in consiglio di amministrazione di diversi professionisti al posto dei precedenti, insiste nella determinazione del suo presidente di non voler considerare il Sant’Anna Hospital degno di lavorare come ha sempre fatto. Oggi, (e la cosa ci fa malignare) la Commissione insiste nel voler intraprendere una “manifestazione di interesse” tra le strutture pubbliche calabresi (tutte commissariate per mafia) per vendere i posti di cardiochirurgia del S. Anna Hospital». «Abbiamo scelto di rivolgerci al Ministro – conclude l’Usb – perché se la Legge è Legge questa vale per tutti, non si possono stornare i fondi accreditati con Dca della regione, per la contrattualizzazione del privato della città di Catanzaro per elargirli al pubblico, peraltro non nella città capoluogo, che si vedrebbe scippata di una pregevolezza sanitaria».

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