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Ato di Crotone, Voce: «I veri danni li ha fatti chi ha portato qui i rifiuti calabresi»

Il sindaco: «I consiglieri di minoranza non sono ben informati, io come presidente dell’Ambito territoriale posso solo convocare l’assemblea»

Pubblicato il: 11/05/2021 – 10:34
Ato di Crotone, Voce: «I veri danni li ha fatti chi ha portato qui i rifiuti calabresi»

CROTONE «E’ paradossale che a lamentarsi della attuale gestione dell’Ato siano i consiglieri di minoranza e non i sindaci della provincia che dell’Ato sono protagonisti – si legge in una nota di Vincenzo Voce, sindaco di Crotone. Evidentemente i consiglieri di minoranza sono poco informati e non dialogano nemmeno con i sindaci espressione della loro parte politica. Se si fossero informati saprebbero che l’Ambito Territoriale Ottimale dei rifiuti si autodetermina nella Conferenza dei sindaci ed è qui che si prendono le decisioni sui contratti, sulle tariffe, sulla costituzione dell’Ufficio Comune, sulla nomina del Direttore Ufficio Comune, del Direttore della esecuzione del contratto o sulla rendicontazione Ho la vaga impressione che i Consiglieri del centro destra ignorino quanto sia stato fatto sino ad oggi. Ma a questo ci arriviamo. Prima rispondo ad un loro appunto».

«Come avrei danneggiato l’Ato?»

«In qualità di presidente non ho nessuna autonomia decisionale – continua il sindaco – se non quella di convocare l’assemblea. E, con un criterio di ampia democrazia se un sindaco della Provincia vorrà gestire l’Ato non dovrà fare altro che dare la sua disponibilità. Danni? I danni veri all’Ato li ha fatti chi ha permesso di riempire la mega discarica di Columbra con milioni di tonnellate di rifiuti provenienti da tutta la Calabria, senza pretendere tra l’altro le royalties (circa 10 milioni). Altro che trovare l’area per una nuova discarica di servizio pubblica. La verità è che oggi non sappiamo dove portare gli scarti del trattamento meccanico biologico dei rifiuti e tra pochi mesi saremo costretti a portarli fuori regione a prezzi stratosferici. Probabilmente qualche Ato restituirà a Crotone i volumi di discarica occupati a seguito dell’Ordinanza contingibile e urgente della Regione Calabria (246/2019) ed è su quelli che puntiamo. Forse al termovalorizzatore di Gioia Tauro potremo conferire un po’ di scarti del Tmb ma le prospettive non sono rosee, perché spesso gli impianti sono rotti». «Gli impianti sono di proprietà della Regione -prosegue ancora la nota – ed è questa che regola i flussi di accessi. Ma andiamo a quello che si è fatto in questo periodo. In attesa che sia costituito l’Ufficio comune ci stiamo occupando non solo del nostro Comune ma anche degli altri comuni della provincia. Solo oggi, grazie alla collaborazione con la Regione e il Conai, stiamo coordinando i 27 comuni della Provincia per la redazione del Piano d’Ambito che non è mai stato fatto. Il problema non è il Piano d’Ambito, ma gli impianti di conferimento che non abbiamo. E c’è da sottolineare che tutto il lavoro dell’Ato lo stiamo facendo con due persone, perché dopo i vari pensionamenti a questo si è ridotto il nostro ufficio ambiente. E non c’è solo l’Ato: ci sono le bonifiche, la depurazione, le conferenze dei servizi del Sin, ecc. Grazie ai numerosi incontri che ho avuto con l’Assessore De Caprio il Tmb di Ponticelli avrà una linea aggiuntiva per trattare 6mila tonnellate di frazione umida, che potrà sopperire al maggior carico che ci sarà all’impianto quando Crotone avvierà la raccolta differenziata. Stiamo lavorando per recuperare il finanziamento della Regione Calabria e dotare Akrea di attrezzature e mezzi necessari per la differenziata. Ricordo che al momento del mio insediamento la nostra Rd era un umiliante 10%». «Ma la cosa ancor più paradossale di tutta la vicenda – dichiara il sindaco – è che alcuni consiglieri del centro destra che oggi si lamentano, erano già presenti nella passata consiliatura, nelle file della maggioranza o della minoranza, ma non ho saputo di nessuna iniziativa politica intrapresa da loro, o letto un solo articolo sui rifiuti. Avrebbero dovuto denunciare allora che il sistema rifiuti calabrese era al collasso». «Allora l’invito che faccio loro – conclude Voce – è che prima di scrivere qualcosa sul sistema dei rifiuti è opportuno informarsi su come funziona l’Ato e sui compiti che ha il presidente. E magari, invece di fare esclusivamente propaganda politica, fare qualche proposta su cosa si dovrebbe fare per risolvere il problema».

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