ROMA Truffa, falso e riciclaggio di valori bollati. Sono le accuse mosse nei confronti dei presunti componenti di una banda sgominata durante l’operazione denominata “Patenti facili” eseguita nel 2019 dalla squadra mobile di Roma. Dalle indagini è emerso il sistema che sarebbe stato messo in piedi da alcune autoscuole che avrebbero concesso l’abilitazione alla guida dietro il pagamento di somme in denaro che oscillavano tra i 2.000 e i 3.500 euro. I candidati, sebbene impreparati, avrebbero ricevuto via telefono le soluzioni ai quesiti della prova. Coinvolto anche un 64enne della provincia di Cosenza, titolare di alcune autoscuole a Praia a Mare ed in altri comuni del cosentino. Il gup, Valerio Savio, aveva fissato per oggi l’udienza preliminare a carico di 54 indagati in camera di consiglio a Roma. Il procedimento è stato rinviato all’udienza del 3 dicembre 2021, un tempo sufficiente per le difese che dovranno scegliere se seguire la strada del rito abbreviato, ordinario ed eventuali patteggiamenti. (f.b.)
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