«Tansi poco maturo, manca di serenità». E de Magistris invita i candidati del geologo a seguirlo

CATANZARO «Mi dispiace della scelta unilaterale di Carlo Tansi, che ho sempre considerato elemento centrale e di punta della coalizione, di abbandonare un’alleanza civica molto forte e ampia, che solo lunedì scorso si era incontrata a Lamezia, in una riunione molto proficua. Mi dispiace che non mi abbia dato la possibilità, più volte richiesta, di parlare coi suoi candidati, asserendo che siccome erano “suoi” candidati il leader della coalizione non poteva incontrarli». Luigi de Magistris replica all’addio di Tansi. Che, in verità, ha implicitamente spiegato perché non gli ha fatto incontrare i “suoi” candidati (gliene avrebbe portato via uno, Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro). La fine della liaison politica, però, viene assorbita con piglio pratico dal sindaco di Napoli. Una specie di “pazienza, ce ne faremo una ragione” che non risparmia riferimenti espliciti alla mancanza di maturità dell’ex capo della Prociv regionale.
«Noi siamo nel pieno di un’avventura, con una coalizione coesa ed entusiasta, che ci porterà a vincere in Calabria, in un referendum tra libertà da una parte e sudditanza dall’altra. C’è bisogno – ragiona de Magistris – di essere passionali, competenti, coraggiosi, forti e autonomi. Non si vince con l’instabilità, la mancanza di maturità, responsabilità e di esperienza politica. Noi vogliamo costruire un percorso di unità, di armonia, di condivisione di pluralismi e di una forte identità di valori».
«Negli ultimi tempi – continua il sindaco di Napoli – abbiamo provato in ogni modo a rasserenare Carlo Tansi ma è stato vano, avevamo tutto il tempo davanti. Il mio entusiasmo, il nostro entusiasmo è oggi comunque intatto. Le sue doglianze sono tutte infondate ed andiamo avanti più convinti che mai e le nostre porte sono aperte per chiunque, anche della sua squadra, voglia effettivamente rendersi conto di quanto forte e giusta sia la nostra azione». Una risposta da politico navigato. Con l’invito finale che strizza l’occhio al proposito di “drenare” altre risorse dal serbatoio (anti)politico dell’altra metà del Tan-Dem che non c’è più. Tansi non la prenderà bene.