CROTONE Quattro medici sono stati indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo per la morte di Anna Biafora, la donna di 49 anni di Verzino deceduta il 27 giugno dopo la vaccinazione con AstraZeneca. Si tratta di tre sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Crotone e del medico che ha disposto la vaccinazione con AstraZeneca il 30 maggio scorso. Il caso della morte di Anna Biafora è stato segnalato all’Aifa (l’Agenzia italiano del farmaco) come possibile conseguenza della vaccinazione anti covid.
L’avviso di garanzia è un atto dovuto da parte della Procura di Crotone per poter disporre esami irripetibili e permettere agli indagati di nominare dei consulenti. Il sostituto procuratore Pasquale Festa, infatti, in seguito alla denuncia della famiglia della donna, ha disposto l’esame autoptico che si è svolto nella giornata del 5 luglio. La Procura si è avvalsa di due consulenti: il medico legale Giuseppe Bertozzi dell’Università di Foggia ed il professore Gaetano Serviddio, direttore del dipartimento di Scienze mediche e Chirurgiche dell’Università di Foggia. Il risultato dell’esame si avrà tra 90 giorni.
La famiglia, assistita dagli avvocati Nicodemo Gentile ed Antonio Cozza, ha chiesto di fare chiarezza sui motivi della morte di Anna Biafora che era stata vaccinata il 30 maggio scorso nel centro allestito dall’Asp presso la Croce Rossa di Crotone con una dose di AstraZeneca. In particolare, nella denuncia si chiede di fare luce sul perché sia stato somministrato quel vaccino ad una donna di 49 anni che soffriva di alcune patologie ed anche sul tipo di cure ricevute dalla donna in Pronto soccorso.
La signora Biafora, infatti, è stata portata per due volte nel pronto soccorso di Crotone. La prima il 7 di giugno (9 giorni dopo il vaccino) a causa di un forte dolore allo stomaco ed è stata rimandata a casa dopo circa 15 ore con una diagnosi di gastrite. Il giorno dopo Anna Biafora è dovuta tornare al pronto soccorso ancora con forti dolori allo stomaco e da quel momento non è più uscita dall’ospedale: è stata ricoverata in rianimazione dove è morta dopo 21 giorni.
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