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Catanzaro, «l’integrazione Pugliese-Mater Domini è l’unica strada possibile»

Alcuni consiglieri comunali propongono a Longo di incorporare le aziende ospedaliere «soluzione usata in tutte le altre regioni»

Pubblicato il: 09/07/2021 – 13:32
Catanzaro, «l’integrazione Pugliese-Mater Domini è l’unica strada possibile»

CATANZARO «Un atto di indirizzo per impegnare il sindaco Sergio Abramo, il Consiglio comunale, i consiglieri regionali e i tutti i parlamentari eletti nella circoscrizione, a chiedere al commissario ad acta per la sanità calabrese, Guido Longo, di modificare la legge regionale sull’integrazione delle aziende ospedaliere disponendo l’incorporazione del Pugliese-Ciaccio nella Mater Domini. L’istanza è stata presentata – si legge in una nota dell’amministrazione di Catanzaro – dal primo firmatario Eugenio Riccio e sottoscritta dal presidente dell’Assise comunale, Marco Polimeni, e dagli altri consiglieri Altomare, Angotti, Ciciarello, Costa, Manuela Costanzo, De Sarro, Gallo, Levato, Rosario Mancuso, Procopi e Talarico».

Il testo dell’atto destinato a Longo

«Da anni si susseguono i tentativi di redazione di una legge regionale che sancisca l’integrazione fra l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e l’Azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini. L’integrazione è l’unica strada perseguibile per razionalizzare, potenziare e modernizzare il servizio sanitario pubblico del Capoluogo di Regione, nel quale sono attivi il più grande ospedale hub e l’unica Facoltà di Medicina della Calabria. L’integrazione deve nascere necessariamente, per evitare l’ennesima bocciatura da parte del Governo, tramite incorporazione dell’Azienda Pugliese-Ciaccio in quella Mater Domini. Questa rappresenta la soluzione utilizzata in tutte le altre regioni italiane, dove le aziende ospedaliere sono incorporate in quelle ospedaliero-universitarie. Solo e soltanto l’integrazione, con la contestuale creazione di un’azienda ospedaliero-universitaria unica da 730 posti letto, blinderebbe la Facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia e le sue importanti Scuole di Specializzazione mediche». Nella missiva, si sottoscrive dunque l’impegno «a chiedere al Commissario per l’attuazione del Piano di rientro nella Sanità, che ha i poteri per farlo, di modificare l’apposita Legge regionale per istituire, finalmente, un’azienda unica tramite incorporazione».

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