CORIGLIANO ROSSANO Il virus Sars-Cov-2 continua a far paura. In questi giorni alcune persone si sono presentate al pronto soccorso del “Giannettasio” di Corigliano Rossano con i chiari sintomi del Covid-19. Una di queste, una donna di origini straniere, residente a Rossano, dopo aver effettuato il tampone ed essere risultata positiva, è stata ricoverata nel reparto Covid aperto nel nosocomio a febbraio scorso.
La donna, che non era vaccinata, si è poi aggravata ed è stata trasferita all’Annunziata di Cosenza.
Il problema Covid però rimane. Nonostante gli investimenti importanti – fra respiratori, lavori di adeguamento, personale assunto ad hoc da parte dell’Asp di Cosenza e lo stravolgimento delle unità operative complesse e della pianta organica dell’ospedale – proprio il reparto Covid è quotidianamente svuotato di risorse. Ed anche i posti letto tanto sbandierati (anche dalla politica) come le terapie sub intensive e intensive che sarebbero rimasti al servizio dell’ospedale, ad emergenza pandemica conclusa, sembrano una chimera.
Un altro paziente che necessitava di un ricovero Covid, nei giorni scorsi, è stato trasferito altrove perché il reparto non aveva disponibilità, dopo essere passato da 38 posti a 8. Peraltro cinque medici (su nove), da quanto appreso, sono stati trasferiti a Paola, Castrovillari e San Giovanni in Fiore, mentre dei 22 infermieri ne sono rimasti in servizio solo 7. (lu.la.)
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