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A Corigliano Rossano flash-mob contro la criminalità. Stasi: «Niente alibi per chi deve intervenire» – FOTO e VIDEO

La città reagisce dopo l’escalation delinquenziale. Aloise: «Fede e malavita non possono andare a braccetto». Russo: «Riaprire il tribunale»

Pubblicato il: 31/07/2021 – 23:04
di Luca Latella
A Corigliano Rossano flash-mob contro la criminalità. Stasi: «Niente alibi per chi deve intervenire» – FOTO e VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO Il segnale è di quelli forti. “Non arretreremo di un passo di fronte alla criminalità”. È questo, in sintesi, il messaggio inviato durante la manifestazione “A Corigliano Rossano non attacca”. Al flash mob organizzato in piazza San Bartolomeo dopo giorni difficili e un’escalation di episodi criminali, c’erano quali testimonial anche l’arcivescovo, mons. Maurizio Aloise alla sua prima sortita pubblica, il prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio al passo di saluto e il sindaco Flavio Stasi, con il quale la rappresentante dello Stato ha effettuato un tour perlustrativo della città prima che iniziasse la manifestazione.
In piazza San Bartolomeo tante le associazioni presenti, i sindacati, i rappresentanti della società civile. Tanti i giovani ed i giovanissimi, a far librare in cielo pallini colorati alla fine dell’evento.

Cinzia Guercio: «Isolare la pianta malata»

Prima di lasciare il suo incarico e di accogliere il nuovo prefetto, Cinzia Guercio, con l’occasione ha visitato la città. «Voi potete isolare una pianta malata – ha detto – che sta contaminando il terreno fertile e produttivo. Non vogliamo, non possiamo e non dobbiamo permettere che la criminalità organizzata penalizzi la città di Corigliano Rossano e la Calabria. Purtroppo la criminalità è un malessere che pervade l’intera regione. Sono molto contenta di essere qui proprio per manifestare la vicinanza dello Stato, perché senza chiacchiere stiamo tentando di fare».

Mons. Aloise: «Fede in Dio e malavita non possono andare a braccetto»

Il prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, mons. Maurizio Aloise ed il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi

Significativo anche l’intervento dell’arcivescovo che ha sottolineato come «fede e malavita non possono andare a braccetto. Chi pensa che si può essere credenti e ladri ha sbagliato itinerario di fede, quella fede che prevede testimonianza. Questa sera inizia per Rossano una tappa importante, la festa della madonna Achiropita e prima come cristiano che come vescovo penso che è impossibile volgere lo sguardo a questa Madre di Misericordia se il nostro cuore è intriso d’odio e se alziamo la mano contro nostro fratello. Il messaggio è chiaro: qui stasera, abbiamo piantato un piccolo seme, che nella logica del Vangelo produce il frutto. La manifestazione vuole avere questo augurio: che il piccolo seme possa produrre un frutto ospitale come lo è la nostra città di Corigliano Rossano nella storia e nella tradizione».

Russo: «Si riapra il tribunale»

La manifestazione, per il segretario regionale della Cisl, Tonino Russo, «è la risposta di una comunità unita che vuole voltare pagina e che chiede aiuto allo Stato. E solo lo Stato può sconfiggere la criminalità con la forte presenza delle forze dell’odine. Qui è ancora aperta la ferita lasciata dalla chiusura del Tribunale: serve correggere gli errori del passato».

Stasi: «Niente alibi per chi deve intervenire»

«Il segnale chiaro che deve arrivare a quei soggetti, ma deve arrivare anche al cuore dello Stato, è chiaro – ha aggiunto Flavio Stasi –: non ci giriamo dall’altra parte. Che nessuno insinui che la comunità ha dell aderenze con questi soggetti senza cittadinanza. La nostra è una città perbene, produttiva, che ha bisogno di ricevere le attenzioni dello Stato che manca ormai da troppo tempo. Non è un fatto politico, questa è l’area più produttiva della Calabria e merita quindi di quei rafforzamnti che sono stati promessi. Corgliano Rossano è un’altra cosa rispetto ai fatti di questi giorni. Non ci sono alibi per chi deve intervenire e rafforzare gli organici delle forze dell’ordine». (l.latella@corrierecal.it)

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