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«Che tutti sappiano che sta bruciando l’Aspromonte»

Sta bruciando l’Aspromonte. Non sterpaglie o erba secca, l’Aspromonte selvaggio e quasi intatto, quello dei boschi antichi, degli alberi millenari e dall’altissimo pregio.Bruciano la foresta di Ac…

Pubblicato il: 11/08/2021 – 9:25
di Associazione Guide Aspromonte
«Che tutti sappiano che sta bruciando l’Aspromonte»

Sta bruciando l’Aspromonte. Non sterpaglie o erba secca, l’Aspromonte selvaggio e quasi intatto, quello dei boschi antichi, degli alberi millenari e dall’altissimo pregio.
Bruciano la foresta di Acatti e la Valle Infernale, di recente divenuta patrimonio Unesco.
Brucia lo Zomaro e i boschi di Roccaforte, nuovi focolai si segnalano nell’area grecanica.
La conclusione di questo inferno è ancora lontana dall’essere raggiunta.
Mani criminali continuano ad appiccare fuochi e la lotta sembra impari.
Non stiamo parlando di qualche boschetto, buono per farci una passeggiatina e pubblicare un paio di foto su instagram, ma sono i boschi della zona a tutela integrale, dall’altissimo valore naturalistico per noi, per la Calabria, l’Italia e per tutto il mondo.
È come se bruciassero i Bronzi di Riace e noi li potessimo vedere mentre il metallo si scioglie e cola sulle basi di marmo… anzi peggio, perché questo fuoco causerà gravi danni alle nostre vite nel prossimo e medio futuro.
Chi brucia un bosco brucia un pezzo del presente e del futuro di tutti e molti non si stanno rendendo conto del danno enorme, che stiamo subendo ed abbiamo subito.
Se non l’avessimo capito, la situazione è gravissima e quindi è bene che tutti sappiano che sta bruciando il Parco nazionale dell’Aspromonte.
Che siate maledetti, voi che bruciate e voi che non avete fatto ciò che sarebbe servito a fermarli. Criminali e complici dei criminali.
Che tutti sappiano che il disastro non si è ancora compiuto.
Che tutti sappiano che si sarebbe potuto evitare il peggio.
Che tutti sappiano che chiederemo il conto di questo disastro.
Che tutti sappiano che i boschi più belli dell’Aspromonte sono quasi in cenere.
Che tutti sappiano che l’Aspromonte è in guerra e che non finirà quando il fuoco sarà spento.
Che tutti sappiano che non abbiamo più lacrime.
Che tutti sappiano.

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