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Basta vittime: «Continua la strage sulla 106 mentre il Governo pensa al Ponte sullo Stretto»

L’organizzazione di volontariato fa il tragico bilancio delle morti sulla statale ionica dopo l’ennesima tragedia avvenuta oggi

Pubblicato il: 14/08/2021 – 16:45
Basta vittime: «Continua la strage sulla 106 mentre il Governo pensa al Ponte sullo Stretto»

CASSANO ALLO IONIO «L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con immenso dolore ed altrettanta tristezza comunica – si legge in una nota – l’ennesimo tragico incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la statale 106 jonica, nel comune di Cassano Allo Ionio, in provincia di Cosenza. Due le vetture coinvolte nell’ambito di un sinistro stradale di cui si cerca di ricostruire la dinamica. Tre le giovani vittime che si uniscono ad: Altea Morelli, Raffale Misuraca, Anna Maria Concetta Cutuli, Kawsu Ceesay, Maria Mammone e Valentino Pò. Sono nove in tutto le vittime sulla “strada della morte” in Calabria dal primo gennaio 2021.
L’Organizzazione intende ribadire e sottolineare – continua la nota – che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.s.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politica: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili delle morti sulla S.s.106. Non è più possibile che ancora oggi nel 2021, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione), possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come non è più tollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.s.106 determinando investimenti salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto nel silenzio della Politica».

«Non si può pensare al ponte sullo Stretto se una strada semina morte»

«Il direttivo dell’Organizzazione di volontariato. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non accetta che si possa pensare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, per un investimento di oltre 10 miliardi di euro destinati alla criminalità organizzata, mentre 415 chilometri di costa jonica calabrese hanno una strada inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico che semina morte e disperazione da circa un secolo nell’assoluta indifferenza di uno Stato indegno e colluso. L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine – conclude la nota – si stringe attorno alle famiglie delle vittime, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste giovani vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana».

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