COSENZA Riaprirà entro il mese di ottobre il presidio ospedaliero Mariano Santo di Cosenza. Al suo interno sorgerà il Polo di onco-ematologia. La notizia attesa da oltre dieci anni (per l’esattezza 11) è stata annunciata dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Isabella Mastrobuono nel corso della conferenza stampa organizzata per celebrare la Giornata mondiale della sicurezza del paziente che ogni anno si tiene domani (17 settembre).
Una riapertura resa possibile dalla circostanza che i lavori di ristrutturazione del plesso sono a buon punto visto che il 65% dell’edificio che risale al 1939 è stato già adeguato.
Da qui la previsione, stabilita attraverso una specifica delibera del commissario straordinario, del via libera al progetto di realizzazione del polo oncoematologico che nascerà all’interno della struttura.
A dirigere l’attuazione del piano il direttore del dipartimento Onco-Ematologico, dottor Francesco Amato (nella foto di copertina) ed il direttore del dipartimento tecnico-amministrativo Amedeo De Marco che cureranno ogni fase anche in termini di propulsione e raccordo operativo.
Nella prima fase di riapertura del Mariano Santo al Polo afferiranno le seguenti strutture: U.O.C. di Oncologia; U.O.C. di Ematologia; U.O.C. di Terapia del Dolore e Cure Palliative; Radioterapia Oncologica; Medicina Nucleare; Laboratori molecolari; Reparto gestione infermieristica; Recupero e Riabilitazione ed infine Ricerca e Didattica.
Obiettivo del progetto sarà quello di dotare il Polo Oncoematologico di strutture assistenziali e di ricerca professionalmente e tecnologicamente adeguate all’importanza delle patologie trattate e all’evoluzione scientifica, compiutamente supportate da un sistema informatico all’avanguardia in grado non solo di favorire l’integrazione col territorio quanto anche a favorire la raccolta di grandi set di dati, “i Big Data”, aprendo le porte all’era della medicina personalizzata e di precisione sempre più “nuova frontiera” in onco-ematologia e nelle altre condizioni trattate.
La delibera prevede anche l’invio del progetto agli organi competenti per l’adeguamento dei programmi sanitari e per l’acquisizione dei finanziamenti occorrenti per il completamento dei lavori relativi al piano terra ed al piano primo, nonché per l’acquisto di arredi ed attrezzature, e per il reclutamento del personale occorrente.
Dunque un piano operativo che restituirà il “Mariano Santo” con un punto di eccellenza non solo ai cosentini ma a tutti i calabresi. (rds)
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