LAMEZIA TERME Un solco enorme, insormontabile. Roberto Occhiuto con la sua coalizione trionfa alle Regionali staccando di quasi 27 punti Amalia Bruni sostenuta dello schieramento di centrosinistra. A dato definitivo il capogruppo forzista alla Camera e le sue liste collegate ottengono 431.675 che in termini percentuali si traducono nel 54,46% dei calabresi che in questa due giorni elettorale si sono recati alle urne. La ricercatrice lametina con le 7 liste che componevano la coalizione si ferma a quasi 219.389 voti che rappresenta 27,68%.
Più in basso staccato di oltre dieci punti si trova Luigi de Magistris che raccoglie poco 128.204 preferenze bloccando la sua corsa al 16,17 % dei consensi espressi. Non va oltre l’1,7% infine Mario Oliverio per lui poco più di 13mila voti.
A spingere verso la vittoria Occhiuto soprattutto il risultato del suo partito di provenienza Forza Italia che con il 17,3% diviene la prima formazione politica regionale superando nettamente il Partito democratico che alle scorse competizioni si era collocato in posizione di vertice nella classifica dei partiti più votati. A questa tornata elettorale i dem si fermano a circa il 13,2% quasi due punti percentuali dello scorso anno (nel 2020 era al 15,19%).
Ma a concorrere al trionfo del neo governatore azzurro l’affermazione di Fratelli d’Italia che con oltre 66mila preferenze – pari all’8,7% dei votanti – ottiene il terzo miglior piazzamento superando di qualche migliaio di voti la Lega che così scala di un posto rispetto alle scorse elezioni. La formazione di Matteo Salvini ottiene 63.459 voti con una percentuale pari a 8,3 punti.
Bene, anzi molto bene la lista “Forza Azzurri” fortemente voluta dallo stesso Roberto Occhiuto che con oltre 61mila preferenze pari ad oltre 8,1% dei consensi si colloca al quarto posto nella classifica dei partiti più votati in Calabria. Un’affermazione questa che consentirà al neo governatore di giocare una partita interna alla sua coalizione con maggiore forza.
La quinta posizione la si trova tra le liste che appoggiavano Amalia Bruni. Il Movimento 5 Stelle infatti non è riuscito a contribuire molto alla sostengo della sua coalizione. I pentastellati hanno ottenuto 49.414 voti che tradotti in termini percentuali significa circa 6,5%.
Mentre una buona performance ottiene Coraggio Italia. La formazione nata pochi mesi addietro dall’intuizione di Giovanni Toti e Luigi Brunaro raccoglie oltre 43mila voti che significa quasi il 5,7% dei votanti. Scorrendo la classifica troviamo al sesto posto la lista “De Magistris presidente” che sosteneva il sindaco uscente di Napoli. Questa formazione ottiene 39.338 voti pari al 5,15% dell’intera torta dei voti espressi dai calabresi.
Occorre poi andare tra le fila del centrodestra per trovare l’Udc che con quasi 35mila voti e il circa il 4,6% raggiunge la settima posizione.
Segue la lista del presidente “La Calabria Sicura” che sosteneva la corsa di Amalia Bruni ferma a 28.733 preferenze pari al 3,8% e Dema, la formazione di de Magistris, che raccoglie circa 26mila voti (3,4%).
Al decimo posto “Noi con l’Italia”. Lo schieramento guidato da Maurizio Lupi a sostegno del raggruppamento del centrodestra raccoglie oltre 23mila voti ed il 3% dei consensi.
Segue nella classifica “Un’altra Calabria è possibile“. La formazione che aveva come capolista in tutte le circoscrizioni Mimmo Lucano ottiene poco più di 18mila voti pari al 2,4%.
Non riesce a dare invece quel contributo che la coalizione di Amalia Bruni sperava “Tesoro Calabria”. La lista capitanata da Carlo Tansi si ferma a circa il 2,3% con 17.358 voti.
Seguono poi distaccati di poche decine di voti “Oliverio presidente” – l’unica lista a sostegno dell’ex governatore Mario Oliverio che ottiene l’1,68% – e “Uniti con de Magistris” all’1,63%. E sempre tra le fila che concorrevano ad appoggiare la corsa del sindaco uscente di Napoli troviamo le altre formazioni che seguono: “Per la Calabria con de Magistris” (1,38%), “Calabria resistente e solidale” (1,20%). Non raggiungono neppure un punto percentuale di consensi invece le altre liste a sostegno di Amalia Bruni: Psi (0,92%), Europa Verde (0,49%) e il Partito animalista-Democratici progressisti a poco più di 2.200 voti pari allo 0,3%. (r.desanto@corrierecal.it)
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