Nocera, Gigliotti: «Ho chiesto al Procuratore Gratteri di essere ascoltata»
«Sono sempre stata la spina nel fianco del boss. Il clima pesante di condizionamento l’ho subito già da sindaco nel 2016»

NOCERA TERINESE La Relazione Prefettizia contenente le motivazioni del commissariamento per infiltrazione mafiosa del Comune di Nocera Terinese, è la fotografia di un paese ingovernabile e privo di agibilità democratica, come spesso affermato e denunciato dalla sottoscritta. Del resto la ndragheta vuole vincere sempre e, come afferma da sempre il dott. Gratteri, penetra nella machina amministrativa comunale e si infiltra ovunque perché non può e non vuole restare mai fuori dai giochi. E così se non riesce a garantire la matematica vittoria del suo candidato con la formazione di una terza lista di disturbo, com’è accaduto nel 2018, cerca di infiltrarsi anche nelle altre liste. E immagino che ciò sia accaduto anche alle elezioni del 2016 ancora prima di quelle del 2019. Il pesante clima di condizionamento, d’altronde, io e il mio gruppo del Paese che Vogliamo, l’abbiamo subito sulla nostra pelle già quando venni eletta Sindaco di Nocera nel 2016 e sfiduciata dagli alleati di governo solo dopo 19 mesi per aver detto l troppi NO all’ufficio tecnico e a quello amministrativo. Il condizionamento l’abbiamo subito ancora da candidata a sindaco nel 2018 per come ampiamente emerso nell’inchiesta Alibante.
Infine nel 2019, quando decisi di candidarmi nuovamente quasi l’ultimo giorno utile e quando loro, gli altri, non sono riusciti a formare la famosa terza lista per essere matematicamente certi di farci perdere, avranno pensato bene di garantirsi qualche possibilità di breccia nel.caso della nostra vittoria, millantando appoggi anche a qualche candidato, malgrado la contrarietà di Bagalà.
La sottoscritta tuttavia era una spina nel fianco del boss e dei suoi uomini perché da Sindaco avevo tra le tante altre cose:
1. iniziato ad usare fin dai primi giorni della mia elezione, con l’appoggio dell’allora Prefetto Latella, le case a lui confiscate, di cui una affidata alla gestione del Comune e l’altra ai Carabinieri Forestali;
2. disposto l’esecuzione delle ordinanze di demolizione di immobili e di pertinenze di immobili facenti capo direttamente agli odierni indagati nel processo Alibante.
3. deciso di far partire le tante lottizzazioni dei privati cittadini. incomprensibilmente ferme da venti anni e avere subordinato a queste la realizzazione di altri complessi edilizi su terreni pubblici.
- non avere raccolto le richieste degli uomini del boss sulla gestione di alcune concessioni demaniali. Ecc.ecc.ecc.
Per tutti questi motivi e per tanti altri ancora ho chiesto a Gratteri di essere sentita e metterò a sua disposizione tutto quello che è a mia conoscenza e in mio possesso per meglio descrivere la radicalità, la capillarità della infiltrazione mafiosa nel nostro territorio.